Edin Dzeko, bomber della Roma, è stato intervistato dal ritiro della Nazionale bosniaca prima degli impegni amichevoli in settimana:
Dzeko decisivo nella qualificazione ai quarti di Champions League…
“Non voglio essere banale, ma la qualificazione è merito di tutta la squadra, non di un solo giocatore. Mi fa piacere aver segnato ma è una vittoria di tutti noi. Non dimentichiamo il piede decisivo di Peres, le parate di Alisson, gli interventi di Fazio. Per me è una grande soddisfazione, ma la vittoria di squadra è frutto del lavoro fatto durante la stagione. Ogni gol è importante, qualcuno ha il sapore speciale”.
Il suo compleanno?
“Il miglior regalo è stato il passaggio del turno, e la soddisfazione dei tifosi che stavano aspettando da dieci anni un traguardo del genere. Ci sono stati davvero molti ragazzi che mi hanno fatto gli auguri, ringrazio tutti per le loro parole“.
La vostra qualificazione è un grande risultato per il calcio italiano.
“Erano molti anni che le italiane non portavano 2 squadre ai quarti di Champions. La Roma ha raccolto le simpatie di molti tifosi, abbiamo vinto un girone non facile. In tanti pensavano a noi come la vittima sacrificale del gruppo, ma siamo riusciti a buttare fuori l’Atletico Madrid, che ha giocato la finale di Champions 2 anni fa. Il calcio italiano sta migliorando di stagione in stagione, quindi non mi sorprende che due club siano tra le prime otto d’Europa”.
Le critiche nei suoi confronti?
“Non ci faccio attenzione, ci sono sempre molte critiche ormai. Io sono il miglior critico di me stesso, so che per un attaccante possono esserci momenti negativi, quando non si segna mai. L’importante è sfruttare ciò che ti accade e trasformarlo in positivo, come ho saputo fare io nel mio periodo peggiore. E soprattutto non ascoltare le critiche e concentrarsi sul campo”.
Fonte: Novilist.hr