Un pensiero e poche parole: cosa dire di non banale, parlando di un marziano? Difficile e anche per questo – scrive la Gazzetta dello Sport – ieri Florenzi è stato di poche parole. Anzi, pochissime:
«Per come vedo io il calcio, Messi è il calcio. Tutto qui». «Il Barcellona sarà una montagna dura da scalare per la Roma: più di quanto sarà l’Argentina per l’Italia». E spiega anche perché: «Sono tanti anni che giocano insieme, ormai si conoscono a memoria. I compagni di nazionale li conosci, ma non ti alleni con loro tutti i giorni. Quello cambia le cose: perché approfondisci la conoscenza, calcistica e non; perché dei tuoi compagni capisci meglio anche i difetti, non solo quelli di gioco. E conoscersi meglio fuori dal campo aiuta una squadra a fare bene anche dentro il campo».
Qual è il futuro della Roma?, sembra chiedersi Florenzi. Una squadra con dei ritocchi o con tante novità? È anche questo a rallentare il rinnovo del suo contratto, o solo una mera questione economica? L’argomento viene bypassato ma in dribbling, e senza proclami di fedeltà eterna: «Questo argomento per me non è un peso: io penso solo al campo e a quello che succede lì».