Di Francesco docet, l’importante è non guardarsi indietro. E così deve fare El Shaarawy, senza pensare alle ultime tre partite (Shakhtar Donetsk, Milan e Napoli) dove ha totalizzato zero minuti giocati, finendo addirittura in tribuna nella sfida persa in Ucraina.
Nelle logiche del turnover domani sera il Faraone dovrebbe tornare ad avere una maglia da titolare al posto di Perotti (che, invece, giocherà in Champions, martedì prossimo). È un’occasione importante – scrive la Gazzetta dello Sport – per riproporre la propria candidatura per il finale di stagione, dove lo stesso Perotti (a sinistra) e Under (a destra) sembrano essere oramai titolari fissi come esterni d’attacco. El Shaarawy vuole rientrare in corsa, possibilmente anche cambiare le gerarchie.
Sulle quali, tra l’altro, hanno influito pure gli errori di Udine e un periodo di appannamento generale. Tra l’altro, domani El Shaarawy ritroverà quel Torino che la scorsa estate provò anche a prenderlo. Torino che gli porta fortuna, visto che in otto occasioni in cui l’ha affrontato gli ha segnato tre reti. Intanto nei giorni scorsi Monchi e Raiola si sono incontrati per affrontare la questione Luca Pellegrini, il terzino baby in scadenza a giugno. Qualche passo avanti è stato fatto, ma per la fumata bianca ce ne vuole.