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GGR – Roma a caccia dell’impresa: ecco tutte le rimonte dei giallorossi in Europa

Napoli-Roma esultanza Roma

(K.Karimi) – Servirà un’impresa, forse neanche così clamorosa, per battere lo Shakhtar domani sera all’Olimpico ed entrare tra le prime otto squadre d’Europa. La Roma sogna e si prepara, sulla falsa riga delle rimonte completate in passato nelle competizioni UEFA.

C’è innanzitutto da dire che in Champions League i giallorossi non sono mai riusciti finora nell’impresa di ribaltare un risultato nelle due gare ad eliminazione diretta: nel 2008 il Manchester United forte del 2-0 dell’Olimpico si limitò a vincere anche 1-0 al ritorno. Nel 2009 furono i rigori a frenare il tentativo di rimonta della Roma con l’Arsenal. Nel 2011 e nel 2016 invece proprio lo Shakhtar ed il Real Madrid sconfissero agli ottavi la squadra giallorossa sia all’andata che al ritorno.

Ma andiamo con ordine sulle rimonte invece ben riuscite: la primissima risale alla Coppa Uefa 1975-1976: nel secondo turno la Roma perde in casa degli svedesi dell’Osters per poi ribaltare il tutto all’Olimpico con un secco 2-0. Passiamo poi agli anni ’80: la splendida squadra di Nils Liedholm che avrebbe vinto il titolo dopo pochi mesi nel 1982 è costretta all’impresa con il Colonia. Dopo lo 0-1 dell’andata negli ottavi di Uefa sono Iorio e Falcao a regalare il passaggio del turno con un 2-0 casalingo.

Nel 1984 la rimonta forse più storica e nostalgica: semifinale di Coppa dei Campioni, la Roma crolla in Scozia contro il sorprendente Dundee per 2-0. Il sogno della finalissima sembra svanire, ma al ritorno l’Olimpico è una bolgia e una doppietta di Pruzzo più il rigore di Di Bartolomei portano il punteggio sul 3-0 finale e i giallorossi campioni d’Italia in carica a superare il turno. Memorabili gli sfottò a fine partita dei calciatori romanisti contro il ‘poco elegante’ tecnico scozzese Jim McLean.

Nel 1988 in Coppa Uefa fu tempo della prima rimonta in trasferta: Roma k.o. all’andata in casa contro il Norimberga, ma nel ritorno in terra tedesca arrivò una vittoria di cuore puro. 3-1 ai supplementari con rete decisiva di Renato Portaluppi, nella sua unica vera gioia della scarsa esperienza italiana. Altra impresa sempre nello stesso anno: la Roma perde 4-2 contro il Partizan a Belgrado, ma è bravissima al ritorno a ribaltare il tutto con un 2-0 firmato da Voeller e Giannini.

Arriviamo dunque al 1995: la Roma di Mazzone supera i danesi del Brondby in maniera rocambolesca. Sconfitta per 2-1 in terra nordica, mentre all’Olimpico succede di tutto. Dominio romanista fino all’84’, quando una rete di Moller sembra cancellare la rimonta giallorossa. Ma ci pensa un certo Francesco Totti a pochi minuti dalla fine, con un colpo di tacco magico ad innescare Carboni per il 3-1 decisivo. Peccato poi che quell’edizione di Uefa si interruppe con una rimonta invece solo sfiorata contro lo Slavia Praga, ma questa è un’altra storia…

L’ultima ‘remuntada’ romanista in Europa risale invece alla Coppa Uefa del 2004: brutta Roma nella trasferta turca con il Gaziantepspor e sconfitta di misura. All’Olimpico gli uomini di Capello tirano fuori classe e grinta e ribaltano il tutto con un 2-0 secco deciso dai gol di Cassano e Emerson. Rimonta non riuscita invece nel turno successivo contro il Villarreal.

GGR

 

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