(G. Giubilo) Come sempre quando c’è di mezzo l’Europa, il campionato offre appuntamenti spalmati su più giorni. Ha già fatto il suo la Roma, che ora può concentrarsi sul prestigioso impegno di Champions, dove ci sono tutte le possibilità di ribaltare il risultato negativo maturato in Ucraina. La vittoria sul Torino testimonia i progressi fatti dalla Roma sul piano della tenuta atletica. Di Francesco può rallegrarsi della ritrovata vitalità del gioco offensivo, vittima di un lungo periodo di appannamento. L’importante contributo dato di alcuni giocatori chiave venerdì fa guardare con ottimismo alla sfida con lo Shakhtar, avversario tradizionalmente indigesto, ma inferiore a livello tecnico.
Dagli impegni di metà settimana esce con le ossa rotte il Milan, ma neanche la Lazio può dirsi soddisfatta di un pareggio complicato dai due gol subiti all’Olimpico. I biancocelesti voleranno a Cagliari per recuperare parte del prestigio messo a rischio nelle ultime uscite. Segnali non confortanti per i ragazzi di Inzaghi, che sembrano aver accusato sul piano psicologico l’eliminazione dalla Coppa Italia, non priva di rimpianti, quanti ne ha lasciati la sconfitta contro la Juve. Ma il Cagliari in casa appare avversario abbordabile, appena quattro punti raccolti nelle ultime sette sfide giocate in Sardegna. Dal poco esaltante calendario della domenica, si salva di diritto il posticipo tra Inter e Napoli, con i nerazzurri che festeggiano i 110 anni di vita e la capolista che parte comunque favorita. Nella gara più attesa della giornata, hanno entrambe molto da perdere, soprattutto il Napoli che vede il primato reso traballante dall’impresa della Roma al San Paolo. Lasciare ulteriori punti sarebbe fatale nella lotta per lo scudetto, con una Juve che sembra aver preso lo slancio vincente: la sfida di oggi contro l’Udinese somiglia a una formalità.