(E. Menghi) Tra euforia e apprensione si vive la lunga vigilia di Barcellona-Roma. Mancano appena 11 giorni alla sfida del Camp Nou, per cui sono stati staccati i primi 500 biglietti del settore ospiti, e con mezza squadra in giro per il mondo Di Francesco fa i conti con l’ansia. Il protagonista della rinascita giallorossa, uscito fuori dal guscio tardi ma al momento giusto, a far scattare l’allarme a Trigoria: Under si è fatto male in allenamento con la Turchia, il ct Lucescu l’ha portato comunque in panchina nell’amichevole con l’Irlada e spera di poterlo recuperare già per la sfida in programma martedì con il Montenegro, ma oggi la Roma potrebbe alzare la cornetta e richiamare in anticipo Cengiz, quantomeno per evitare inutili rischi. L’attaccante ha rimediato una lieve distorsione al ginocchio sinistro, che fortunatamente non si è gonfiato, la risonanza magnetica è stata inviata ai dottori giallorossi che hanno tirato un sospiro di sollievo nel prendere atto dell’assenza di lesioni.
Lo staff turco sta monitorando la situazione e in giornata rivaluterà le condizioni fisiche del giocatore che già da un anno e mezzo è nel giro della nazionale maggiore e quando Terim l’ha fatto debuttare dal 1’ lui l’ha ripagato segnando all’esordio. Ha il gol nel sangue e una volta rotto il ghiaccio ci ha preso gusto e si è guadagnato un posto da titolare nella Roma. Ora rischia di doversi fermare, l’infortunio non è grave ma potrebbe condizionarlo in vista del Barcellona. Di Francesco con il turco ha finalmente dato un volto alla fascia destra, dove col Bologna potrebbe giocare El Shaarawy, rimasto nella capitale ad allenarsi.
Schick sembra essersi defilato dalla lista degli esterni, nei 90’ con la Repubblica Ceca sconfitta per 2-0 dall’Uruguay è stato schierato come seconda punta da Jarolim, ha risposto bene dal punto di vista fisico ed è stato uno dei più propositivi, centrando anche il palo nel finale. Dzeko è partito titolare alla Ludogorets Arena, nell’innevata Bulgaria la Bosnia ha vinto senza lo zampino di Edin, in campo per 76’ a risparmio energetico, per la felicità di Di Francesco. Alisson, capitano per un giorno, ha tenuto la porta del Brasile inviolata nella vittoria per 3-0 contro la Russia, Kolarov fascia al braccio ha sfidato il Marocco, il greco Manolas ha retto 79’ contro la Svizzera, ok Strootman schierato dall’inizio in Olanda-Inghilterra.