(S. Carina) – Pausa ma non troppo. Al netto del recupero di Defrel, oggi Di Francesco riavrà nuovamente tutti i calciatori impegnati con le rispettive nazionali. Sono addirittura 15 e per la maggior parte di questi, lo stop del campionato non è stato di certo riposante. Non soltanto sotto l’aspetto fisico ma anche a livello nervoso. Perotti, Fazio e Nainggolan (colpito da un lutto familiare e per questo ieri escluso dall’undici titolare del Belgio) si sono giocati in questi test amichevoli la convocazione ai mondiali in Russia; Pellegrini, Strootman, Under, Florenzi, Manolas, Schick e Dzeko, hanno invece preso parte ai nuovi cicli iniziati dai rispettivi selezionatori dopo il flop mondiale.
SIMBOLI – Nessuno ci teneva a sfigurare. Per non parlare di Kolarov e Alisson, eletti da poco capitani delle loro nazionali, e per questo motivo ancora più motivati. A Trigoria speravano in un trattamento diverso per soprattutto per Dzeko: il ct Prosinecky ha invece impiegato Edin per 76 minuti contro la Bulgaria e poi lo ha schierato nuovamente titolare ieri sera contro il Senegal. Non il massimo. Discorso simile per Alisson e Kolarov (sempre schierati dal primo minuto dai rispettivi ct). Buone notizie invece da Under (a riposo con l’Irlanda e in gol ieri contro il Montenegro) e Schick. Il ceco in virtù delle due apparizioni contro Uruguay (90 minuti) e Cina (mezz’ora) ha inviato – con un palo, un assist e un gol – segnali importanti a Di Francesco. Tecnico che curiosamente anche nella gara d’andata contro il Bologna,doveva gestire un mini tour de force (5 gare in 14 giorni) con la Champions di mezzo. All’epoca, contro i rossoblù (terza partita del ciclo, prima del Chelsea), Eusebio risparmiò Kolarov (con Peres a destra), Manolas (al suo posto Jesus), Nainggolan e Perotti. Anche stavolta, rispetto all’undici che ormai può essere considerato quello tipo, previsti almeno 3-4 cambi. Ieri a Trigoria, amichevole con la Primavera (in evidenza El Shaarawy con una doppietta) e annullamento della seduta pomeridiana. Oggi lavoro di scarico per i 15 nazionali: da domani, con appena 48 ore a disposizione, s’inizia a far sul serio.
Fonte: Il Messaggero