Se il derby di Roma è definito tra più belli del mondo, il merito è anche delle scenografie. È doppia quella della Lazio: la prima di sfottò, con i 16 gagliardetti delle squadre che nel “?/?/1927” (i punti interrogativi simboleggiano l’incertezza su giorno e mese), attraverso la loro fusione, diedero i natali ai cugini. La seconda, propedeutica, con la scritta “1900” (l’anno di nascita, ovviamente) a riempire tutta la Nord, al centro un’aquila dentro uno stemma e la scritta sottostante: “Ciò che nasce puro più grande vivrà”. La risposta in Sudsono tre grandi bande orizzontali. Dal basso verso l’alto: il verde acqua a rappresentare il Tevere, poi il rosso e il giallo. Il tutto arricchito da sei maxi-stendardi con lo skyline dei monumenti della Capitale e la scritta: “Una Lupa i gemelli nutre, e si chiama Roma la sovrana del mondo”.
Fonte: Repubblica