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Le pagelle di Liverpool-Roma: Juan Jesus anello debole, Ünder acerbo. Segna sempre Dzeko

Alisson e Juan Jesus

(K.Karimi & A.Papi) – Ecco i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Liverpool e Roma dopo l’andata delle semifinali di Champions League:

-LIVERPOOL-

Karius 5.5; Alexander-Arnold 6.5, Lovren 5.5, Van Dijk 6.5, Robertson 7; Chamberlain 6 (Wijnaldum 7.5), Henderson 7, Milner 7; Salah 9 (Ings 5.5), Firmino 7.5 (Klavan s.v.), Mané 6.5. All: Klopp 7.5

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-ROMA-

Alisson 5 – Rispetto alle prove impeccabili a cui ci aveva abituati fa un passo indietro. Ad Anfield anche le sua gambe tremano e dopo qualche buon intervento iniziale sembra perdere parte della sicurezza. In almeno un paio di goal poteva e doveva fare meglio

Fazio 5.5 – È vero che a volte rischia di lanciare il contropiede micidiale dei reds con appoggi parossistici, ma va anche sottolineato come sia l’unico in difesa a non perdere la bussola, fino alla fine. Ancora una volta inizia sul centro destra della difesa a tre, ma molto più a suo agio dopo il passaggio a 4 della ripresa.

Manolas 4.5 – L’eroe dell’Olimpico contro il Barcellona si ritrova nella più classica delle serate no. Salah, Manè e Firmino gli partono da tutte le parti. Il raddoppio dell’egiziano nasce da un contrasto perso in modo imperdonabile da parte sua. Sgretolato.

Juan Jesus 3 – Nettamente il peggiore di questa infausta serata. Non riesce mai ad arginare Salah nemmeno quando viene aiutato dai raddoppi dei compagni. Appare nettamente un gradino sotto il necessario per certi palcoscenici. (dal 67′ Perotti 6.5 – Il migliore nonostante abbia a disposizione solo uno spezzone di gara. Freddo dal dischetto, pericoloso nell’uno contro uno. Inconcepibile entri soltanto sul 4-0 per i Reds).

Florenzi 4.5 – Nonostante il nuovo modulo dovrebbe essere adatto alle sue qualità, finisce per deludere e per esprimersi a livelli bassi. Non punta mai Robertson e si fa superare in velocità da Mané e Milner senza sapersi difendere.

De Rossi 4.5 – A questo ritmo può reggere 25 minuti, non di più. Appena scende di livello la squadra sparisce dal campo annientata dalla velocità spaziale del Liverpool. Gli avversari gli passano da tutte le parti e mettere una pezza è assolutamente impossibile. Finisce la partita stremato e sconfitto. (dal 67′ Gonalons 5 – Pronti, via e subito regala l’angolo del 5-0 con un retropassaggio incomprensibile. Così come ancora oggi risulta il suo acquisto).

Strootman 5.5 – Parte bene con un sinistro insidioso, ma la sua prova nel primo tempo si ferma là. In difficoltà contro la velocità del connazionale Wijnaldum, si rialza nel finale mettendo la solita grinta. L’unico a farsi sentire in mezzo al campo.

Kolarov 5.5 – Prova a cavarsela con l’esperienza, ma aiuta poco Jesus nei duelli con un Salah scatenato. Parte forte con una traversa che ancora trema. Tornato nella ripresa al suo ruolo originale di terzino sembra mettere la freccia. Difensivamente troppo assente.

Nainggolan 6 – Uno degli ultimi ad arrendersi. Non è facile far valere la sua fisicità contro avversari massicci come Milner e Henderson, ma mette lo zampino sulle due reti romaniste con l’assist a Dzeko e il rigore conquistato con un bel tiro da fuori.

Ünder 4 – Assolutamente ancora acerbo per determinati contesti. Anfield lo annienta come un pulcino bagnato. Mai una giocata, un pallone tenuto o una ripartenza ben orchestrata. Disastroso. (dal 46′ Schick 6 – Buone speranze per il ceco, che entra con volontà e abnegazione. Rende più difficile il lavoro di Lovren e van Dijck).

Dzeko 6.5 – Uno dei pochissimi top player che la Roma puó vantare. Ancora una volta in gol, stop elegante di petto e destro freddo sotto porta, per il settimo sigillo europeo. Difficilmente perde i duelli aerei e non si tira mai indietro nei contrasti per far salire la squadra. Purtroppo gli altri non sono stati alla sua altezza.

all. Di Francesco – I miracoli riescono solo una volta. Riproporre la Roma anti-Barça del clamoroso 3-0 in rimonta stavolta non paga. La sua squadra ha volontà e parte anche bene, ma le gambe tremano, la testa non è sgombra e basta poco per far crollare il castello giallorosso. Male la difesa a tre, malissimo tenere fuori Schick e Perotti dal 1′ minuto. La reazione finale lascia aperto uno spiraglio ma ripetiamo: i miracoli riescono solo una volta. Tocca al mister smentirci.

GGR

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