NUMERI DA RECORD – Tanto è bastato per scatenare le critiche di media e tifosi che si sono chiesti che cosa ne sarà del Barcellona quando Messi andrà in pensione. Nelle amichevoli in nazionale contro Italia e Spagna, l’argentino è rimasto in panchina per via di un problema muscolare all’adduttore della coscia destra, Valverde gli aveva sconsigliato scatti e cambi di direzione troppo rapidi per evitare una ricaduta, lui ha seguito il consiglio, ma di certo la Roma non lo troverà al 100%. A confutare l’importanza di Messi nel sistema di gioco del tecnico spagnolo ci sono i numeri: nelle 14 partite che i blaugrana non hanno vinto in stagione (3 sconfitte e 11 pareggi), in quattro di queste (Juventus in Champions, Espanyol e Siviglia in Liga e Celta Vigo in Copa del Rey) non è partito titolare (in Coppa non è stato nemmeno convocato). I numeri della stagione sono spaventosi: Messi ha segnato nove gol nelle ultime sette partite del Barcellona; con la doppietta al Chelsea dello scorso 14 marzo è arrivato a quota 100 reti in Champions League; il 4 marzo contro l’Atlético Madrid ha segnato il suo 600° centro in carriera (tra club e nazionale).
100MILA GLADIATORI – Non solo Messi, però, a mettere paura alla Roma ci sarà anche Suarez, a secco nella massima competizione europea nonostante le sue otto presenze da titolare (ha servito tre assist) e i 22 gol realizzati in Liga. Valverde utilizzerà il 4-4-2: a difendere i pali ter Stegen; la linea difensiva sarà composta da Roberto, Piqué, Umtiti, Alba; a centrocampo Dembélé (ballottaggio con Paulinho), Rakitic, Busquets e Iniesta, davanti Messi e Suarez.