(A. Montanari) – L’impresa della Roma, che ha battuto il Barcellona nel match di ritorno dei quarti di Champions League (il passaggio di turno dei giallorossi era pagato 65-70 volte dai bookmaker), ha messo le ali al titolo del club giallorosso. La società controllata da James Pallottaha registrato la miglior performance di Piazza Affari (+23,7%), chiudendo a 0,6 euro per un capitalizzazione di 239 milioni. In una sola seduta, le azioni della squadra guidata da Eusebio Di Francesco hanno colmato il gap registrato finora (il saldo da inizio anno ora è negativo solo dell’ 1,72%) e la market cap si è incrementata di 46 milioni. A spingere il titolo (è stato scambiato quasi il 3% del capitale) è stata in particolare l’aspettativa di incasso da diritti Uefa proprio per la cavalcata in Champions. In base al risultato della Juventus, impegnata ieri sera in una difficile rimonta in casa del Real Madrid dopo lo 0-3 dell’andata, cambierà l’introito che la società romana potrà ottenere a fine competizione. L’accesso alla semifinale garantisce almeno 79 milioni, in caso di successo bianconero, o di oltre 81 milioni in caso di eliminazione della Juve (nel momento in cui questo giornale è andato in stampa la partita della Juve era ancora in corso) . In caso di approdo alla finale la somma lieviterà ancora: proprio i bianconeri dalla scorsa edizione avevano portato a casa in tutto 127 milioni. Per la Roma non va poi trascurato il dato dell’incasso del match contro il Barcellona, oltre 3,5 milioni, e quello della sfida casalinga della semifinale. Insomma, una ricca stagione per un club che al momento non presenta una situazione florida: il primo semestre dell’esercizio 2017-2018 si è chiuso con ricavi per 107,7 milioni e una perdita di 37,4 milioni con una pfn negativa di 241,85 milioni. L’assemblea dei soci del prossimo 16 aprile (il 17 in seconda convocazione) non adotterà alcun provvedimento ex articolo 2446 (abbattimento del capitale per perdite). La decisione verrà rinviata alla prossima assise, anche perché attualmente il patrimonio netto è sceso a 3 milioni.
Fonte: milano finanza