Una meravigliosa complicazione. Arrivare tra le prime quattro di Coppa dei Campioni, un tempo, a Roma valeva una statua equestre. Adesso ti battono le mani, ma ti chiedono anche di arrivare almeno tra le prime quattro in campionato. È il calcio-business, bellezza, e non ci puoi fare niente. Spal-Roma bussa alla porta di Eusebio Di Francesco tre giorni prima della semifinale di andata contro il Liverpool. La differenza di appeal tra le due gare la vede un cieco. La differenza di importanza, invece, è tutta da dimostrare. (…) La partecipazione alla prossima Champions, invece, è il guadagno che può esserci o non esserci, trascinando con sé una reazione a catena: sul calciomercato, sul fronte sponsor (ormai in dirittura di arrivo Turkish Airlines come main e Hyundai per il retro della maglia), sul gradimento di grandi giocatori, sull’impatto con il proprio pubblico. (…) La volata per il terzo/quarto posto è un mini campionato con tre squadre (Roma e Lazio 64 punti; Inter 63) e cinque partite da giocare. Non c’è spazio per gli errori, anche se la Roma ha un piccolo vantaggio: lo scontro diretto tra Lazio e Inter all’ultima giornata. Quanto peserà, però, la «meravigliosa» fatica delle due gare contro il Liverpool? L’effetto si è già visto con le convocazioni per la Spal (fuori Kolarov affaticato, al suo posto giocherà uno tra Jonathan Silva e Luca Pellegrini, in ogni caso un esordiente in campionato) e si vedrà con la formazione di oggi. «Perotti è prontissimo e devo valutare se farlo partire dall’inizio o meno — ha detto Di Francesco —. Ho visto Dzeko molto carico e perciò valuterò la scelta insieme a lui. (…)
Fonte: corriere della sera