(L. Monaco) – «Questo è il momento, uniti facciamo paura» . Stavolta però la velleità del tifo romanista sembra essere solo quella di far tremare le gambe a Salah e compagni con un tifo travolgente. Le armi? Sciarpe, bandiere e tanta voce: l’obiettivo degli ultrà, reso pubblico tramite un comunicato, è costruire 90 minuti di inferno dentro l’Olimpico, utili a spingere la Roma verso la finale. Eppure dopo gli scontri di Anfield l’attenzione dal punto di vista dell’ordine pubblico è massima. Le strade e le piazze del centro storico saranno monitorate per evitare qualsiasi contatto tra le due tifoserie, prima e dopo la gara. Robbie Fowler, l’idolo della Kop, si è rivolto ai tifosi del Liverpool invitandoli «a ricordarsi di Sean Cox – ha detto – possono onorarlo comportandosi in maniera impeccabile, come hanno fatto per tutta la stagione».
Non si può escludere che qualche piccolo gruppo di romanisti, in maniera “autonoma”, voglia trascorrere la serata proprio nel centro storico, dove si raduneranno anche gli inglesi Un’ipotesi comunque prevista. «Il piano di sicurezza è stato studiato attentamente – rileva Lorenzo Contucci, penalista e conoscitore delle dinamiche del tifo romanista – e con criteri diversi rispetto a quelli di Liverpool e la previsione dell’arrivo di mille hooligan su 5mila tifosi inglesi mi sembra un dato sovrastimato, questi numeri non si sono mai verificati nelle precedenti partite europee del Liverpool».
In ogni caso l’attenzione dei romanisti sembra essere tutta rivolta al risultato sul campo. «Mercoledì può finire un sogno – recita un comunicato degli ultrà – se vogliono prendercelo, devono venire a togliercelo dalle mani. Porta la sciarpa, la bandiera, ciò che più ti appartiene da romanista: coloriamo ogni spazio. Provarci non costa nulla» . Invito già raccolto dall’Utr, Unione tifosi romanisti: «Ci uniamo a quanto auspicato dai ragazzi della Sud – afferma il presidente Fabrizio Grassetti – il nostro tifo sarà la coreografia più bella».
Fonte: la repubblica