Vigilia di Roma-Juventus ed è il giorno in cui prendono la parola i protagonisti. Prima di Di Francesco, parla Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero interviene in conferenza stampa dal media center Vinovo prima dell’ultimo allenamento e della partenza per la Capitale. Queste le sue parole:
Roma e Juve sono ad un passo dal rispettivo obiettivo. Questo può alleggerire la pressione di entrambe? Che partita può essere? Anche divertente?
“Innanzitutto è sempre Roma-Juventus, giocheremo davanti a uno stadio più che pieno, dalle notizie che arrivano. Loro hanno da raggiungere la Champions League, noi abbiamo da raggiungere lo Scudetto, anche perchè ai ragazzi l’ho detto: se volete una settimana in più di vacanze, domani bisogna vincere lo Scudetto”.
Un commento alle parole di De Laurentiis in settimana, cosa ha da rispondere?
“Non rispondo a quello che ha detto De Laurentiis, perchè lui è il presidente e può dire ciò che vuole. Io credo che invece, indipendentemente da questo, nel calcio ci voglia, in tutte le cose, in tutti i settori, molto equilibrio, se vogliamo iniziare un cammino di civilizzazione di tutto l’ambiente, perchè noi siamo responsabili di cosa succede fuori: noi allenatori, noi giocatori, sono responsabili del comportamento di milioni di bambini che approcciano lo sport e dei comportamenti che hanno all’interno di una partita. E così tutte le altre istituzioni. E credo che questo sia un passo importante che dobbiamo fare, perchè altrimenti parliamo sempre e però dopo facciamo sempre poco. E credo sia una cosa sbagliata per il Paese”.
Come ha passato questa settimana? Il suo anno più difficile?
“Ho cercato di recuperare la voce in questi giorni, sono ko da mesi. Aspettiamo domani prima di parlare della stagione, ora non ha senso. Si può parlare della Coppa Italia, la quarta, vinta con merito dai ragazzi. Una partita equilibrata per larghi tratti ma la squadra era concentrata. E la squadra non ha subito gol in Coppa, altro merito dei ragazzi per come hanno affrontato questa competizione. Hanno regalato una serata meravigliosa, prima a loro stessi e poi alla società ai tifosi. Ora bisogna cercare di chiudere il campionato: una settimana in più di vacanza non sarebbe male”
Un bilancio della stagione, che meriti si dà? Giocherà Higuain?
“No, andiamo alla seconda domanda, perchè tanto i meriti o non meriti… Diciamo che la conferenza di sabato prossimo (speriamo venerdì) sarà quella in cui parleremo un po’ di tutto e ci divertiremo un po’ di più a dire un po’ di nomi e un po’ di altra roba. La stagione ancora non è chiusa e non avrebbe senso parlare di numeri ora, aspettiamo la prossima settimana. Giocheranno Higuain e Dybala. La scelta di non farlo giocare era per la possibilità di giocare 120′ nella finale di Coppa Italia. Lui è stato determinante lo scorso anno nelle partite chiave della stagione”
Buffon e Douglas Costa ci saranno?
“Buffon non giocherà, ci sarà Szczesny. Douglas Costa è da valutare. Howedes e Chiellini da valutare, Cuadrado out per squalifica. Ma tutti devono avere voglia di giocare questa partita, si giocherà con un pubblico meraviglioso contro una squadra che ha fatto un’ottima Champions, in campionato è andata meno bene ma resta forte e ben allenata”.
Un giudizio su Di Francesco?
“Non era semplice prendere il testimone da Spalletti e, dopo gli 87 punti dell’anno scorso, fare un’annata del genere. Al suo primo anno in una prima squadra ha dimostrato il suo valore, è uno dei migliori allenatori giovani in circolazione”
Le seconde squadre?
“Sono assolutamente favorevole. E’ un punto di partenza per cercare di far crescere i giovani italiani. In Italia giocatori italiani forti ce ne sono ancora, vanno fatti crescere e fatti giocare. L’idea delle seconde squadre è bellissima, andrà strutturata bene per far si che Serie B e Lega Pro restino dei bei campionati”.
Mancini ct?
“Credo sia l’uomo giusto, ma si pensa che il ct debba risolvere tutti i problemi. Chi è ai posti di comando sa bene che c’è tanto da fare, devono prendere decisioni per il calcio del futuro. Le cose non si possono risolvere in un giorno, un mese o un anno. La nazionale italiana, dal lontano ’70, ha sempre fatto dei risultati. Purtroppo quest’anno è fuori dal Mondiale. Il problema non è la nazionale, ma dietro devono trovare soluzioni per far si che il mondo del calcio ritorni quello di una volta. Innanzitutto ci vuole passione: bisogna riavvicinare i ragazzi allo sport, negli ultimi anni si sono visti numeri spaventosi. Esprimo solo il mio pensiero, vanno prese decisioni anche impopolari. Il calcio va ristruttato dalle basi, partendo dalle scuole fino ai settori giovanili”.
Manduzukic giocherà?
“Quando entra è un disastro… O gioca dall’inizio o guarderà in panchina tutta la partita”.