(…) I 30 milioni di euro che il Chelsea garantiva alle casse di Trigoria a gennaio sono più o meno gli stessi sporchi e benedetti soldi che il bosniaco, a forza di reti, assist e sportellate, ha fatto guadagnare alla Roma trascinando i compagni fino alla semifinale di Champions. Si dirà: eh, vuoi mettere il risparmio di un ingaggio da top player, cinque milioni di euro a stagione? No, non si dirà. Perché quei soldi Dzeko se li è ampiamente guadagnati esibendosi con una completezza di gioco come mai aveva mostrato in carriera. Siamo nei migliori anni della sua vita, la Serie A gli ha regalato una centralità e un peso specifico come neppure quand’era poco più che ragazzino, al Wolfsburg. C’è un dato statistico a confortare la sensazioni, che per la verità già basterebbero. La rete al Liverpool di mercoledì scorso ha segnato il sorpasso in termini realizzativi dello Dzekoromanista rispetto all’Edin del Manchester City. Settantatré reti contro settantadue, di qua nell’arco di tre stagioni meno tre partite, di là in quattro annate e mezzo. (…) La qualificazione Champions League passa da Cagliari, il treno è qui per evitare problemi che non t’immagini poi. E passa da Dzeko, titolare oggi, domani e dopodomani, in tutte e tre le partite che mancano alla fine della volata. Vuol dire che, conti alla mano, il bosniaco avrà giocato alla fine della stagione 4.112’, più di un anno fa, più di sempre, eccezion fatta per il 2009-10 al Wolfsburg. Anni 32: vuol dire che il fisico regge. Anzi, il fisico migliora fischiettando al tempo che passa. Lo sa pure Di Francesco, che stasera chiederà a Edin altri 90 minuti da leader. (…)
Fonte: gazzetta dello sport