(…) Quella zona Champions è arrivata ieri in serata con l’inattesa sconfitta interna dell’Inter. Una qualificazione che è il più grande risultato in campionato di Di Francesco da allenatore, alla 50a panchina con la Roma: «Quanto sia importante questa partita ce lo siamo detti nello spogliatoio, tranquilli – ha spiegato –. Vogliamo mantenere il terzo posto, un obiettivo importante da centrare. E per prestigio e mentalità è giusto ambire ad arrivare terzi, è un desiderio mio, della squadra e della società». E allora zero calcoli, visto che il punticino non serve più: «Dico di più: tra Juventus e Sassuolo l’obiettivo dev’essere quello di fare sei punti».
(…) E il traguardo resta la Juve, sempre la Juve, l’ossessione Juve: «Hanno una mentalità interna che ha dato continuità e abitudine alla vittoria. Lo hanno dimostrato anche quest’anno, quando si pensava che lo scudetto sarebbe andato da altre parti: sono sempre rimasti sul pezzo. La Roma è sempre stata dietro in questi anni, non è che arrivo io e trovo la medicina giusta per risolvere il problema. Qualche passo in avanti l’abbiamo fatto, cercando e riuscendo a trattare quasi tutte le partite allo stesso modo, come fanno loro. Ma per il resto dovremo migliorare, rinforzandoci dove siamo un po’ deficitari». Eccolo qui, il messaggio ai naviganti e alla società: «Io alleno, non faccio campagne acquisti. Certo, nelle scelte il tecnico è importante, ma i conti li fa la società. La Roma deve ambire a fare sempre meglio per avvicinarsi agli altri in campionato e ripetere quanto fatto in Champions». (…)
Fonte: gazzetta dello sport