Ci siamo. Sembrano tirati a lucido i cavalieri che fecero l’impresa e ora la vogliono rifare. Il 4-1 al Chievo è quanto basterebbe contro il Liverpool (…). I segni non mancano. Alisson para il rigore a uno che si chiama Inglese. Smagliante il gaucho tra i pali e quasi di più quando, di piede, sventaglia a 70 metri per Nainggo. Manolasinquadrato più volte in panchina mentre rifà le memorabili smorfie da boia blaugrana, gli occhi strabuzzati, le sbracciate ridondanti, le gote dilatate, che ne fanno una potenziale star del muto. Dzeko e Schick che provano da cecchini, con l’assistenza di Kolarov. E poi Nainggo, tornato Nainggo. I suoi palloni viaggiano bassi sull’erba come rasoi. Lui stesso è un rasoio quando parte con tutta la dinamite dei suoi polpacci taurini.
Fonte: corriere della sera