(L. Bianchin) – Roberto Firmino è un regista di culto… e non per l’inquadratura che sceglie quando segna da 10 metri alla Steph Curry. Il punto è che il 9 del Liverpool è un giocatore quasi unico. Intanto per la tecnica, evidente anche per chi non lo ha mai visto giocare a basket. Poi per la particolarità dell’attacco di Klopp. Abituati a tridenti classici, quelli in cui la punta due volte su tre sta in area e finalizza il lavoro degli esterni, si rischia di restare disorientati di fronte a tagli e ripartenze del Liverpool. I tifosi della Roma sapevano che Salah, quando parte, non si prende. Erano meno pronti a capire che Firmino può cambiare le partite.
IL FALSO 10 — Roberto viene da Maceio, dove l’Italia del tennis nel 1992 fece una bruttissima fine in Coppa Davis. Brasiliano. Agli inizi giocava a centrocampo, prima davanti alla difesa, poi da 10. E la posizione di trequartista si ritrova in alcuni momenti nelle partite del Liverpool. Spesso Roberto si stacca dalla linea dei difensori, riceve tra le linee e gioca qualche metro dietro Salah e Mané.
UOMO OVUNQUE — Si è scritto che Roberto da piccolo vendeva cocco in spiaggia per aiutare la famiglia e che uno dei suoi primi scopritori faceva il dentista, particolari che in una storia da film fanno la loro figura. A chi prepara una partita contro il Liverpool però interessa molto di più la capacità del 9 rosso di andare in giro per il campo. Quasi sempre con una logica, considerato che l’intelligenza calcistica è una delle sue prime doti. La ripartizione tra tocchi di palla al centro, sulla destra e sulla fascia è impressionante: quasi nessun attaccante distribuisce così equamente il suo gioco. Chi lo conosce bene spiega tutto questo con la capacità di leggere il gioco e spostarsi dal centro dell’attacco per liberare lo spazio agli inserimenti di Salah, Mané e dei centrocampisti (Wijnaldumall’andata, Oxlade-Chamberlain, Milner). Anche per questo i tre del Liverpool stanno così bene insieme: amano giocare in velocità e si completano. I due esterni appena possono vanno in verticale mentre Firmino, con quei piedi, può muoversi per il campo e trovarli a distanza. Normale che i suoi gol, storicamente non tantissimi, non arrivino da una sola mattonella. Anzi, come i passaggi sono distribuiti in verticale e orizzontale.
FASE DIFENSIVA — Per quanto dà in attacco, l’aiuto di Firmino alla squadra è XL. Nell’altra metà partita, quella in cui il Liverpool difende, il 9 si applica, aiuta, a volte rincorre. Se Salah in fase difensiva qualche volta guarda, Firmino è capace di grandi sforzi. Può capitare di vederlo entrare in scivolata nella sua trequarti contro l’Everton – i tifosi da derby avranno apprezzato – oppure di guardarlo mentre insegue De Bruyne per 40 metri. Sensazione: ci fosse un premio per il giocatore più sottovalutato della Champions, Firmino sarebbe da primi dieci.
Fonte: Gazzetta.it