Nel 2009 Filippo Galli è diventato il responsabile del settore giovanile del Milan e uno dei primi giocatori che ha dovuto valutare è stato proprio Bryan Cristante. (…) Galli ha subito messo le cose in chiaro: «Bryan è un acquisto importantissimo per i giallorossi, non ci sono dubbi».
Cosa può aspettarsi la Roma da Cristante?
«È un centrocampista molto duttile che può giocare in diversi ruoli. Non so quale sarà il sistema di gioco che applicherà la Roma la prossima stagione, però può giocare sia in un centrocampo a due che in un centrocampo a tre. Come mezzala o come trequartista. Forse non è il classico play che può dettare i tempi di gioco. Ha tempi di inserimento e un tiro importante. Credo che la capacità d’inserirsi sia una dote particolare di Bryan che quest’anno ha fatto nove gol in campionato. Ma ha anche un’altra dote fondamentale».
Quale?
«Si è sempre applicato, rimanendo molto concentrato sul lavoro e sull’allenamento. Un giocatore di sicuro affidamento».
(…) Si notava già allora questo fiuto per il gol?
«Ha sempre avuto l’istinto dell’inserimento e un grande tiro da fuori che ha saputo sfruttare anche nelle giovanili. Nessuno ha la sfera di cristallo, ma noi tutti ci aspettiamo sempre che i nostri ragazzi ci sorprendano e quando questo succede credo che sia la cosa più bella per chi fa calcio nel settore giovanile. Mi auguro che Bryan ci stupisca ancora di più in futuro».
(…) L’affare chi l’ha fatto, l’Atalanta o la Roma?
«L’Atalanta fa una plusvalenza notevole, però la Roma fa l’affare dal punto di vista tecnico. Ha bruciato le tappe ovunque. Ha avuto anche dei momenti di difficoltà, ma è riuscito a venirne fuori con grande determinazione. Quando è tornato in Italia dal Portogallo non è stato affatto semplice, ma ha saputo affrontare la situazione con carattere. Credo sia un altro aspetto da sottolineare questo della personalità e della voglia di non mollare».
Fonte: Il Romanista