(R. Buffoni) – È difficile rinunciare a un giocatore come Radja Nainggolan e, se il bilancio non lo richiedesse, la Roma non ci penserebbe nemmeno a venderlo. Ma ormai abbiamo imparato che il club giallorosso deve necessariamente cedere qualche giocatore per sistemare i conti. Per questo diciamo che, se sacrificio deve essere, va bene che riguardi il centrocampista belga.
È un discorso cinico, tossico per i tifosi. Il ragazzo, sincero e schietto, non ha mai fatto mistero di come viva con leggerezza il suo essere calciatore professionista: non da monaco di clausura, anzi. Inoltre, non ama l’ambiente tanto che, ha detto, saluterà non appena avrà appeso gli scarpini al chiodo. Radja il 4 maggio scorso ha compiuto 30 anni e, un paio di settimane fa, ha subito la dura mazzata dell’esclusione dal Mondiale il suo «sogno spezzato». Abbiamo la netta sensazione che, oggi, la sua determinazione sia tutt’altro che feroce e che farebbe bene anche a lui cambiare aria per trovare nuovi stimoli. La Roma, cedendolo a 30 milioni o su di lì, piazzerebbe la plusvalenza necessaria. Il discorso fila, a patto che poi si trattenga per almeno un’altra stagione Alisson.
Fonte: leggo