(P. Torri) – (…) Dopo giorni di contatti telefonici, giovedì scorso, il ds giallorosso Monchi(poi partito per raggiungere la famiglia in Spagna) e Alessandro Lucci, procuratore di Alessandro Florenzi, si sono seduti intorno a una scrivania guardandosi negli occhi. Sul tavolo il prolungamento e adeguamento di un contratto che andrà in scadenza esattamente tra un anno, trenta giugno 2019, con uno stipendio di poco inferiore ai due milioni. È stato un incontro cordiale, tra due persone che si rispettano e si stimano sinceramente, (…). L’accordo non è stato trovato. Come, peraltro, era abbastanza prevedibile viste le premesse. Ovvero da una parte la Roma che fa filtrare via televisione un’offerta da due milioni e mezzo netti più bonus, dall’altra, usando più o meno lo stesso filtro, una richiesta intorno ai quattro milioni conseguenza del fatto che ci sarebbero almeno due club disposti a garantire questa cifra al vicecapitano della Roma. (…) C’è da aggiungere però, per quello che siamo venuti a sapere, che la Roma avrebbe già aumentato la sua offerta e pure i bonus, insomma la distanza sarebbe inferiore di quello che si potrebbe pensare. Diciamo allora che siamo arrivati a una fumata grigia. Anche perché c’è un ma sostanziale. Ovvero la priorità di Florenzi è la Roma. E la cosa sarebbe talmente vera al punto che non più tardi di un paio di mesi fa, il giocatore avrebbe già detto no ai quattro milioni offerti dalla Juve per cinque anni, roba che una semplice moltiplicazione fa salire tutto il cucuzzaro a venti milioni. E questo no sarebbe stato ribadito, in tempi più recenti, all‘Interche avrebbe messo sul tavolo le stesse cifre della Juve. (…). Ecco perché la trattativa con Monchi sta andando avanti (ci sarà un nuovo incontro), avendo come obiettivo quello di trovare un punto d’incontro. Non sarà semplice, ma c’è la volontà di riuscirci. (…).
Fonte: il romanista