Oggi alle ore 12 a Trigoria è il turno di Davide Santon ed Antonio Mirante, altri due dei calciatori appena arrivati nella rosa della Roma, che saranno ufficialmente presentati alla stampa. Il terzino ex Inter prenderà la maglia numero 18, il portiere invece l’83 del suo anno di nascita.
Monchi: “Siamo alla presentazione di due grandi calciatori italiani e conosciuti. Santon e Mirante sono stati cercati tanto tempo fa, oggi abbiamo la fortuna di trovarli qui. Siamo pronti a rispondere alle domande”.
Mirante, cosa rappresenta la Roma in questa fase di carriera?
“Un punto di arrivo importante, ma anche un’ambizione e un confronto con una squadra importante. Ho fatto il vivaio della Juve e ora arrivo in una big in un’età matura, motivo di soddisfazione e motivo di grande voglia di lavorare, perché devo confrontarmi. Sta a me dimostrare di valere”.
Monchi, cosa può dare Mirante alla Roma?
“Tanto, ha fatto un bel percorso nel calcio italiano, cercavamo un portiere che trasmetta fiducia e qualità, per questo siamo contenti e convinti di aver fatto una bella scelta”.
Santon, cosa rappresenta per te l’approdo alla Roma?
“Un motivo di rinascita, di riscatto, sono qua perché ho voglia di dimostrare quanto posso dare”.
Monchi, Santon ha tante presenze in A e Premier. Che contributo si aspetta?
“Credo che il giocatore non dimentica mai di giocare al calcio, non trova il posto che serve per uscire fuori quello che si ha dentro. Ogni tanto è importante cambiare per ritrovare un calciatore, uno come lui che ha fatto il triplete sono convinto che ritroverà la strada giusta”.
Santon, molto versatile nella tua carriera. La partita della vita la giocheresti a destra?
“Alla Roma ci sono grandi giocatori come Florenzi e Kolarov, io posso giocare sia a sinistra che a destra, non ho preferenze. So di dovermi allenare forte, con la voglia di tornare a far vedere buone cose. Starà al mister chi far giocare. Quello che posso assicurare è che sono qui per dar eil massimo e ritagliarmi un posto importante”.
Mirante, sempre titolare a Bologna. Cosa significa per te venire a Roma per fare il vice?
“Nelle grandi squadre servono due portieri forti, credo che il mio ruolo debba condizionarmi a fare meglio, sarà difficile approcciarmi in virtù della partita della domenica e dell’infrasettimanale. Ho grande voglia, dai primi giorni che sono qui vedo che la mentalità c’è e per me è un buon momento per arrivare alla Roma”.
Monchi, ha letto l’intervista di Sabatini? Su Alisson dice che andrà al Chelsea per 70 milioni…
“L’ho letta sì, forse lui che l’ha portato sa cosa si attende dal mercato. No, spesso le informazioni che girano nel calcio spesso sono errate. Non c’è nessuna novità su Alisson, tutte le squadre che stanno cercando un portiere pensano a lui, perché è forte. Ho grande rispetto per Walter e per il suo attaccamento alla Roma, magari ci arrivassi anche io”.
Mirante, mi puoi descrivere il preparatore Savorani?
“Sicuramente i miglioramenti che sono passati da qui sono sotto gli occhi di tutti. Pretende tanto, è esigente, ma allo stesso tempo è uno che da grande attenzione alla tecnica. Mi piace perché è alla base di ogni grande portiere. Sicuramente ha avuto un grande impatto su di me a livello personale, sta a me mettermi a sua disposizione e in discussione su alcuni metodi ormai cambiati. Il mio approccio sarà di disponibilità”.
Monchi, novità sul rinnovo di Florenzi?
“I contatti con Lucci sono frequenti, anche se manca ancora qualcosa. La settimana scorsa ero meno fiducioso, questa sono più fiducioso. Manca ancora tanto, ma i contatti sono frequenti”.
Santon, rapporto amore/odio con Mancini. La Roma è una chiave per la Nazionale?
“Mancini è un allenatore bravo, merita di stare dov’è. La cosa più importante è fare bene nel club, dopo la convocazione in nazionale diventa un premio per quello che fai con la squadra. Se le mie prestazioni saranno all’altezza magari ci sarà questa possibilità”.
Monchi, nella ricerca dell’esterno alto a destra Berardi è una possibilità?
“Noi abbiamo oggi Under, Kluivert, Defrel, Perotti, El Shaarawy e Antonucci. La Roma ha già pedine in questa posizione; al momento dobbiamo valorizzare quello che abbiamo e parlare di meno del mercato. Se devo rimanere così sono molto contento, ma come ho già detto continuiamo guardando le opportunità del mercato”.
Santon, rapporto complicato con i social. C’è stato qualcosa che ti puoi rimproverare?
“Con i tifosi interisti ci sono state incomprensioni ma ho dimenticato. Con quelli della Roma ottimo approccio, non so se qualcuno è poco contento ma ho ricevuto applausi. Sono felice, si vede che la Roma per loro va oltre a qualsiasi cosa. Ora posso dire che darò tutto me stesso”.
Monchi, prima pensavate a Ziyech. E’ cambiato qualcosa? Pensate di tenere i vostri calciatori?
“Lo stesso che ho detto prima, ci sono tanti centrocampisti, almeno 9-10 interni. Io sono più che contento di quello che abbiamo oggi, lo è anche Eusebio. In questo ruolo dobbiamo capire solo chi è più pronto”.
Mirante, sei stato già vicino alla Roma?
“Quando il Parma è fallito, poi l’estate scorsa qualche chiacchiera. La cosa più concreta è arrivata quest’anno, l’ho subito colta al volo perché è una grande opportunità per me. L’ho voluta fortemente”.
Santon, il feeling con Spalletti?
“Buono, abbiamo parlato con sincerità. Ha lavorato bene, però ci sono state delle situazioni che mi hanno portato al cambiamento di maglia, ora sono contento ed avrò modo di conoscere bene mister Di Francesco”.
Monchi, c’è una dead-line per Alisson? Il primo nome per sostituirlo è Areola?
“La volontà di vendere Alisson dipende dalla Roma, che valuta sempre quello che arriva e decide per il proprio bene. Io non voglio parlare di sostituti perché penso che Alisson non è uscito, resta qui. Adesso non voglio pensare ad altro, lo aspettiamo negli Stati Uniti. Tutto ha un tempo, non c’è però una scadenza precisa. Secondo la stampa ho subito tanti contatti con tedeschi, inglesi e spagnoli ma non è così”.
Santon, hai detto di non poter giocare ogni tre giorni per via del ginocchio. La situazione è cambiata?
“Mi ritengo un giocatore che può giocare tutte le partite, ogni 3 giorni volendo. Ma ho avuto diversi interventi al ginocchio e ogni tanto devo stare attento. Non vuole dire saltare tante partite, ma magari lavorare in allenamento con meno frequenza. Sto bene ma se ci dovesse essere 2-3 partite ravvicinate non ci saranno problemi”.
Mirante, chi ti ha colpito in maniera particolare tra i nuovi?
“Mi ha colpito la mentalità della squadra, una squadra che va forte, ha avuto grande atteggiamento e impatto. Nessuno si risparmia e nei giovani c’è tanta qualità. Da questo punto di vista la Roma ha lavorato benissimo in prospettiva, margini di miglioramento con i tanti giovani presi. Questi ragazzi a livello mentale sono un passo avanti, riescono ad essere già competitivi”.
Santon, la Roma ti aveva già cercato in passato?
“Si, c’è stato qualcosa quando ero in Inghilterra. Quando sono tornato all’Inter anche e poi questa operazione che mi ha finalmente portato a Roma”.
Mirante, nello scambio con Alisson cosa puoi trasmettere a lui?
“Credo poco o niente visto quello che ha fatto. In me può trovare un compagno con cui confrontarsi, che ha tante partite in Serie A, ma dubito ne abbia bisogno. Una spalla fa comodo, posso essere sicuramente quello. Ho 35 anni ma non è sinonimo di vecchiaia, sono abbastanza giovane per dare il mio contributo”.
Monchi, un chiarimento sulla situazione di Gerson? Cosa serve per rivalorizzarsi?
“La fiducia della società in lui è al 100% ma forse abbiamo pensato che per la sua crescita la possibilità di giocare tante partite gli manca. La concorrenza è tanta, stiamo parlando con lui per trovare la strada più giusta, pensando che è un giocatore forte”.
GGR