(F. Ferrazza) – Diciottesima stagione con la maglia della Roma, seconda con la fascia da capitano al braccio. Le emozioni di Daniele De Rossi sono tante, per lui che, durante tutto il periodo delle vacanze è rimasto in contatto con Monchi per capire e sapere che tipo di squadra il ds, insieme a Di Francesco, avesse in testa. Perché la sua più grande ambizione sarebbe quella di riuscire a impazzire di gioia per la conquista di un trofeo importante, uno scudetto magari, in giallorosso, prima di smettere con il pallone, tra un anno, o tra due, se prolungherà il suo contratto che scade nel 2019. Intanto prepara la sua diciottesima volta con la maglia della prima squadra, la seconda stagione senza Totti, lui leader di un gruppo che questa mattina alzerà il sipario su un ritiro che si svolgerà a Trigoria. Doppie sedute, subito, da oggi, sfidando il grande caldo della capitale, aiutandosi con la piscina scoperta e orari di lavoro che facciano evitare i momenti più afosi della giornata. Si proveranno a realizzare un paio di allenamenti a porte aperte, al Tre Fontane, se i tempi consentiranno di rendere agibile la seconda tribunetta, mentre i tifosi hanno in poche ore terminati i poco più di mille biglietti a loro riservati dello stadio di Latina, dove sabato prossimo i giallorossi disputeranno la loro prima amichevole estiva. Ieri hanno svolto le visite mediche Dzeko e Strootman, altri due veterani a cui si aggrappa Di Francesco, che da oggi si confronterà con il suo gruppo, svelando che tipo di Roma ha in testa. Con loro anche il terzo portiere brasiliano, Fuzato, appena arrivato e pronto a mettersi al lavoro insieme a Mirante (il secondo), in attesa del rientro di Alisson, fresco di eliminazione dal Mondiale con il Brasile. E nel pieno dei dubbi legati a un calciomercato che potrebbe portarlo al Real Madrid (al momento gli spagnoli non sembrano però intenzionati troppo a soddisfare la richiesta di 70 milioni della Roma).
Fonte: La Repubblica