(P. Torri) – A volte ritornano. Che poi, a pensarci bene, non sarà propriamente un ritorno. Per il semplice fatto che Daniele De Rossi non ha mai detto addio alla Nazionale. (…) Qualcuno potrebbe domandarsi: ma perché questo ritorno? Per un semplice motivo: perché il biondo di Ostia ama l’azzurro quanto il giallorosso. Tutto qui
(…) Quando Roberto Mancini ha detto sì alla federazione per andare a sedersi sulla panchina più scomoda d’Italia, tra le prime cose che fece, ci furono alcune telefonate. In particolare a quei cosiddetti senatori che dopo il patatrac con la Svezia, avevano fatto capire, chi più, chi meno, che la loro storia in azzurro era arrivata al capolinea. Quindi, telefonata anche a Daniele De Rossi, giocatore per il quale ha sempre avuto una stima incondizionata.
(…) Mancini gli spiegò che non doveva certo provarlo, ma che quando il gioco si sarebbe fatto duro, gli avrebbe fatto piacere averlo a disposizione con l’obiettivo di dargli in campo e fuori il ruolo di punto di riferimento di una Nazionale che inevitabilmente avrebbe dovuto puntare sui giovani sperando che maturassero in fretta. Al biondo di Ostia, che ha il cuore e la pelle delle persone che vivono di emozioni, quelle parole fecero un grande piacere. E allora rispose che, come sempre, se ci fosse stato bisogno di lui, si sarebbe messo a disposizione della Nazionale. Sarà così nelle prossime convocazioni previste verso la fine di agosto in vista delle partite con la Polonia (7 settembre, in casa) e Portogallo (in trasferta, 10 settembre). Il ritorno di De Rossi innesca un’altra domanda: sarà un ritorno part time o l’obiettivo è l’Europeo del 2020?
(…) Questa seconda opzione si porterebbe dietro un problemino non proprio di secondaria importanza. De Rossi con la Roma ha un contratto in scadenza il trenta giugno del prossimo anno. Poi l’idea, al momento della firma, era quella di andare a concludere la carriera all’estero, probabilmente nel soccer a stelle e strisce. Difficile però far conciliare il campionato americano con l’obiettivo degli Europei.
Fonte: il romanista