Al termine della scorsa stagione sembrava che il primo acquisto della Roma dovesse essere un regista: Daniele De Rossi compirà 35 anni tra sette giorni e Maxime Gonalons non aveva convinto. Non l’hanno pensata in questo modo, però, né Eusebio Di Francesco né Monchi, che hanno riconfermato la coppia italo-francese in cabina di regia. (…) De Rossi con l’avanzare degli anni ha cambiato il suo modo di lavorare. «Più invecchi e più cerchi di godertela perché ti rendi conto di essere vicino alla fine della carriera, ma a 34 anni non è detto che debba andare più piano degli altri. LeBron Jamesgioca meglio adesso rispetto a quando aveva 25 anni: se lo fa lui che è un campione, posso farlo anche io. Mi ha cambiato Antonio Conte: lui ti fa rendere conto che devi lavorare in maniera diversa, e ti piace ancora di più quello che diventi». Al suo fianco avrà Javier Pastore. «È un piacere condividere lo spogliatoio con lui. So quanto è forte, ma avrà bisogno di tempo per riprendere il ritmo italiano, (…)». Gonalons invece proprio in Francia ha affrontato «El Flaco». «Pastore è un giocatore – le parole dell’ex Lione – che fa male per la sua classe, il suo modo di muoversi in campo. L’ho affrontato diverse volte, è straordinario e sono contento che sia con noi». Il suo futuro alla Roma è stato messo in dubbio, ma lui non ha mai pensato di andarsene. «Ho bisogno di giocare tante partite per esprimermi al meglio. (…) Il mister adora il gioco in verticale, io sono un centrocampista difensivo, devo rendere subito disponibili i palloni per sfruttarli al meglio. Sono cresciuto grazie ai consigli e alla fiducia del tecnico. Fiducia che non mi ha fatto mancare neanche la società. Ora voglio ricambiarla». A Justin Kluivert, invece, sono arrivati ieri i complimenti di José Mourinho. «Lo conosco da quando è nato – le parole del tecnico a Teleradiostereo – ora è diventato un giocatore di grande livello ed è perfetto per la Roma. Ha fatto una buona scelta per la sua carriera». (…).
Fonte: corriere della sera