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Trigoria, Savorani: “Di un portiere mi colpisce la serenità in campo”

Il preparatore dei portieri della Roma Marco Savorani ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine dell’allenamento mattutino. Queste le sue parole:

Dopo una settimana di lavoro quali sono le prime impressioni?
I ragazzi hanno dato subito una grande disponibilità, soprattutto i nuovi arrivati stanno accettando le proposte di allenamenti che gli vengono fatte e si stanmo impegnando tantissimo. Greco e Cardinali che sono quelli che da più tempo sono a Roma stanno ulteriormente confermando che qui si deve cercare di costruire i portieri in casa.

C’è differenza nell’allenamento di un portiere esperto e uno giovane?
Abbiamo dato delle linee guida per tutti. I portieri e i preparatori sanno cosa fare. Questa metodologia è stata portata anche con i grandi, con Alisson, Szczesny, Lobont, Skorupski. Il lavoro tecnico-tattico rimane invariato.

Gli allenamenti dei portieri iniziano prima e finiscono dopo. E’ una scelta o va fatto così?
L’allenamento del portiere è duro e bisogna toccare tutti i punti fondamentali del ruolo. Poi durante l’anno i tempi si restringono perché il metodo di lavoro viene assimilato. In una partita un portierepuò fare dieci parate o una, ma devi farle perfette, perché ti porta ad alzare il livello tecnico della prestazione.

Che cosa ti colpisce di un portiere?
La serenità con cui affronta la gara, si vede già dal volto se è freddo o soffre. Dipende poi dalla personalità che ha, in una partita secca balza all’occhio questo. Il giudizio sul portiere va dato nell’arco di una stagione, deve fare la differenza e garantire punti alla squadra.

Come è cambiato il ruolo dei portieri e quello dei preparatori?
E’ cambiata la tecnica del portiere, la tecnica è una sola. Si strutturano delle esercitazioni per far fronte al cambio di regole, ma la tecnica rimane immutata, è come un pianista che si esercita giornalmente, il portiere deve fare così per affinare la tecnica.

Ora forse si tocca più il pallone coi piedi…
Sì, è più sollecitato rispetto a prima, dipende dall’allenatore quello che richiede. Ora calcia molto di più e si fanno allenamenti dove si riproducono queste cose, quindi va migliorato il gesto del calciare.

Il calcio deve essere sempre perfetto…
L’aspetto fisico è notevole, si continua a calciare durante la giornata, si allenano più portieri diversi, non è che puoi smettere. Tutti sono uguali ed ognuno deve avere la stessa razione di lavoro. Vengono consumate molte energie nervose. E’ un lavoro che sollecita l’aspetto fisico.

Il portiere deve essere sereno, questo come si allena?
Quando si interagisce con i portieri in allenamento è fondamentale. La base del lavoro fa alzare l’autostima di un portiere e si aggrapperà a questo nei momenti di difficoltà, che poi si trova nella gara reagendo all’ostacolo.

Non c’è tanto tempo di pensare…
Viene fatto questo tipo di lavoro, dove il portiere deve trovare la soluzione, poi c’è il talento del ragazzo e qui ce n’è tanto, ma va fatto esprimere al massimo. Ha tante soluzioni perché si fanno in allenamento.

Fonte: Roma Tv

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