Olsen o Mirante?
«Quando ero al Milan arrivò Gabriel, portiere brasiliano molto forte fisicamente che avevamo il compito di aiutare. C’è un periodo di ambientamento, quando si sceglie uno straniero, che comporta delle difficoltà fisiologiche».
Fa bene l’alternanza?
«Quando hai due portieri forti può far bene nei momenti di difficoltà del titolare. Se l’allenatore sa gestire questi equilibri, diventano importanti entrambi i portieri».
Quanto conterà Savorani nella crescita di Olsen?
«È tra i migliori insegnanti del ruolo, è un esponente della scuola di eccellenza italiana. Per i nuovi portieri resta sempre fondamentale trovare allenatori preparati come lui».
L’eredità di Alisson rischia di diventare troppo pesante?
«Chi è stato scelto ha le spalle larghe: il segreto è pensare al proprio mestiere e integrarsi nel gruppo».
Fonte: Corsera