Giornata di presentazione per Steven Nzonzi. Il centrocampista francesce, accompagnato dal ds giallorosso Monchi, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa di Trigoria. Queste le loro dichiarazioni:
A Monchi: soddisfatto del mercato?
“Il mercato finisce domani, manca un giorno per completare tutto. Anche quello in uscita è aperto, possiamo valutarlo alla fine. Sono contento di quanto fatto, abbiamo fatto quello che avevamo in testa: un avvio veloce, per avere praticamente tutta la rosa fatta. I primi acquisti sono arrivati già da prima dell’inizio del ritiro. Una volta finito questo, abbiamo continuato a guardare opportunità per migliorare ancora la rosa. Quando qualcuno fa quello che ha pensato deve restare contento. Sono felice, ma si può fare sempre meglio”.
A Nzonzi: la sua storia è particolare, che giocatore è? Che contributo pensa di dare alla Roma?
“Sono un centrocampista centrale, il mio compito è recupare palloni e far giocare la squadra. Difficile dire che centrocampista sono, punto a dare il massimo”.
A Nzonzi: a che punto pensa di essere al top?
“Presto, spero. Ora sto bene, lavorerò per essere al top. Non voglio dare delle date, ma spero il prima possibile”.
A Monchi: cosa ha spinto a scegliere Nzonzi per due volte?
“E’ segno che ho fiducia in lui. Lo conosco bene, so cosa può dare alla squadra, l’ho avuto per 2 anni al Siviglia. Assieme a quello che abbiamo adesso, la squadra diventerà ancora più forte. La possibilità di giocare insieme a De Rossi, Cristante, Pastore e Dzeko lo renderà ancora più forte. Come ho già detto, una volta che abbiamo finito la prima parte del mercato abbiamo cercato di migliorare ancora una squadra che per me era già forte. Penso che lui ci darà qualcosa in più”.
A Nzonzi: si cerca sempre grandi concorrenti: Kanté in nazionale, De Rossi qui. Qual è quella più difficile?
“Entrambi grandi calciatori d’esperienza, ma penso di poter coesistere con loro. Con Kantè ho giocato insieme con la Danimarca, vedremo con De Rossi. Nella mia carriera ho fatto tutti i ruoli, posso giocare anche con due mediani. Posso impormi anche nel mio club, difficile ora fare paragoni”.
A Monchi: c’è la possibilità di un prestito per Zaniolo e Coric?
“Siamo sorpresi del livello di entrambi, il nostro lavoro è valutare il giocatore dove gioca ma il dubbio è se manterrà il suo livello. Siamo soddisfatti di loro, in quel ruolo ce ne sono tanti e dobbiamo pensare se avranno la possibilità di trovare una squadra in Serie A per fare uno step successivo”.
A Monchi: c’è la possibilità di un prestito per Zaniolo e Coric?
“Siamo sorpresi del livello di entrambi, il nostro lavoro è valutare il giocatore dove gioca ma il dubbio è se manterrà il suo livello. Siamo soddisfatti di loro, in quel ruolo ce ne sono tanti e dobbiamo pensare se avranno la possibilità di trovare una squadra in Serie A per fare uno step successivo, soprattutto per Zaniolo. l livello comunque ci ha sorpreso e pensiamo che forse sono pronti per giocare in Serie A e potrebbe avanzare più velocemente di quanto avevamo previsto”.
A Nzonzi: la vittoria del Mondiale l’ha spinta a lasciare il Siviglia?
“Non è stato questo, ho trascorso 3 anni bellissimi a Siviglia ma sentivo la necessità di accettare una nuova sfida, ora sono in un grande club che mi aiuterà a crescere”.
A Monchi: un centrocampo straordinario, ma solo un esterno mancino: ovvierete con altri giocatori per dare un’alternativa a Under o cercherete un altro rinforzo?
“Penso che in quel ruolo abbiamo più alternative di tutte: Under, Kluivert, El Shaarawy, anche Florenzi e Schick. Sono tanti”.
A Nzonzi: l’obiettivo dichiarato di Monchi e Di Francesco è fare meglio della passata stagione. Dove può arrivare questa Roma?
“L’obiettivo è sempre migliorarsi, vincere è difficile ma è l’obiettivo di ogni giocatore e ogni club. Facile parlarne, ma ci proveremo”.
A Monchi: Pastore e Nzonzi sono due investimenti diversi rispetto agli altri, un passo in più per fare qualcosa di meglio.
“E’ la mia strategia di sempre, ho preso anche 6 giovani. Una strategia di un grande club non si può basare solo sui giovani, che hanno bisogno di tempo. E’ un bene avere giovani in squadra ma lo è anche avere giocatori già fatti, ci servono risultati subito. Ho fatto lo stesso lavoro di sempre: parliamo in percentuali, se prendo 10 giocatori il sistema è 6-2-2. L’anno scorso presi gente come Kolarov e Moreno, ad esempio. I giocatori bravi e forti costano tanto, ne abbiamo venduto uno di 31 anni a 38 milioni, lui è costato meno. Il mercato è fatto anche così”.
A Nzonzi: una curiosità sul suo cognome, con o senza l’apostrofo? Ha già parlato con Di Francesco?
“Il nome si scrive senza apostrofo. Sul piano tattico sono a disposizione della squadra, il nostro compito è adattarsi alle necessità dell’allenatore. Più del modulo conta la disposizione tattica, l’importante è avere una buona comunicazione in campo, comprendere le istruzioni del tecnico e raggiungere un buon livello di organizzazione”.
A Monchi: la questione Gonalons, ci saranno aggiornamenti?
“E’ un giocatore della Roma, è sotto contratto con noi e posso solo parlarne bene, è un grande professionista. C’è concorrenza, parleremo con lui ma senza fretta, il mercato in uscita chiuderà più in là”.
A Nzonzi: che tipo di giocatore è?
“Sono pronto ad adattarmi, davanti alla difesa mi sento a mio agio ma ho giocato anche in altri ruoli. dipenderà molto dall’organizzazione della squadra e dalle caratteristiche dei miei compagni. Sul tipo di calciatore che sono, può parlare meglio di me chi mi ha visto giocare”.
A Monchi: cosa è successo dopo il caso Malcom? Aveva detto che avreste preso un giocatore più forte
“Un campione del Mondo non le sembra uno più forte di Malcom? Non avevo specificato il ruolo e per me Nzonzi è più forte di Malcom. Quella di Malcom mi è sembrata un’opportunità, anche dal punto di vista economico. Una volta saltata abbiamo cercato giocatori nello stesso ruolo ma anche in altre posizioni. L’operazione che ha portato qui Steven settimane fa sembrava impossibile dal punto di vista economico, grazie alla sua voglia e anche per merito del suo procuratore e agli sforzi del club ora è qui”.
A Nzonzi: quale qualità di Monchi spera di ritrovare qui a Roma?
“E’ una persona che a Siviglia mi ha aiutato molto, è un professionista esperto che sa vincere e ha già vinto. Per vincere c’è bisogno di tanti ingredienti, difficile dire cosa succederà. Conta dimostrare il proprio valore in campo, spero che tutto vada per il meglio”.
A Monchi: la Roma è la terza squadra che ha speso di più in Europa, che segnale è?
“Cosi si capisce che abbiamo anche comprato qualcuno (ride, ndr). Abbiamo costruito una squadra forte. A volte sembra che la Roma sia una squadra che venda e basta, questa domanda mi piace. Non siamo una squadra che punta a fare soldi, ma che ha anche l’ambizione di costruire qualcosa. Abbiamo un piano per andare avanti e portare in alto la società. Posso dire la verità: è stato il mio secondo mercato estivo, il primo è andato così così, ma posso dire che la società non mi ha mai detto no. Delle volte mi è bastato un minuto per convincere Pallotta, a volte un’ora, a volte un giorno. Mi hanno sempre dato disponibilità. La Roma non vuole vendere e basta, ha anche comprato. Sono andati via Alisson, Nainggolan, Skorupski, Gerson e Defrel e sono arrivati tanti giocatori. Il campionato dirà se abbiamo sbagliato o meno, la responsabilità sarà la mia. Ma la società è sempre pronta ad investire”.