(E. Menghi) – L’uccellino di De Laurentiis e i cinguettii di Pallotta. I due presidenti scaldano l’asse Roma-Napoli il giorno prima della partenza del campionato, dove almeno da griglia iniziale si presenteranno come le principali antagoniste della Juventus.
Tutto è nato dal patron azzurro, che aveva provato a mettere le mani su Alisson telefonando a Monchi e presentando un’offerta da 60 milioni di euro, la trattativa non è partita e il portiere alla fine è andato a Liverpool, da quel John Henry che come «Jim» viene da Boston e ha deciso di investire sul calcio, oltre che sul baseball (Red Sox): «Io Alisson non lo avrei dato via neanche per 100 milioni. Per lui ne avevo offerti 60, ma i giallorossi non hanno voluto cedermelo. Ho sempre il dubbio che il vero proprietario della Roma sia anche quello del Liverpool, un uccellino me lo ha detto nell’orecchio qualche anno fa, ma se così fosse queste due squadre non potrebbero nemmeno fare la Champions».
Pronta la replica di Baldissoni, che dal media center di Trigoria provoca: «Mi viene da pensare che Aurelio frequenta uccellini sbagliati… Forse potremmo suggerirgli di parlare di più con usignoli che cinguettano melodie anziché sciocchezze. A parte questo, mando un in bocca al lupo al Napoli per l’inizio del campionato». La sfida è già iniziata. Pallotta ha scelto un sarcasmo più ricercato per rispondere a De Laurentiis e ha usato l’account inglese del club: «Cosa pensi stia fumando laggiù a Napoli? Se trova ancora quel piccolo uccellino, magari scoprirà anche che siamo i proprietari di Bayern o Barcellona». Nel 2013 era stato proprio il presidente del Liverpool, l’amico Henry, a scrivere un tweet ironico quando girava voce di un interessamento per Suarez da parte dell’Arsenal, pronto a pagare una presunta clausola da 40 milioni di euro: «Cosa si fumano all’Emirates?», il commento del numero uno dei Reds. Lo «scontro», se così si può chiamare uno scambio di battute tra due showmen, si sposterà sul campo solo a fine ottobre, gli azzurri sfideranno prima (stasera) i «cugini» laziali. I giallorossi invece esordiranno domani a Torino, oggi alle 15 partiranno in direzione Piemonte, probabilmente senza Bianda, che ieri si è allenato a parte. Nzonzi prosegue le sedute differenziate, ma una «gita» con i nuovi compagni dovrebbe comunque farla, quantomeno per respirare l’atmosfera della Serie A. Gonalons non dovrebbe far parte (salvo colpi di scena) della prima spedizione giallorossa, mentre Zaniolo spera nella convocazione, visto che alla fine rimarrà a Trigoria. Monchi nel blitz a Milano non è riuscito a trovare la squadra giusta per il percorso di crescita che aveva in mente per lui, nonostante le numerose richieste, dal Chievoin giù.
Al tecnico romanista spetta il compito di scegliere con quali uomini cominciare la stagione, molto probabilmente farà affidamento sulla vecchia guardia, per inserire poi gradualmente i nuovi arrivati, anche se non è escluso che uno come Pastore possa trovare spazio fin da subito. Olsen è carico: «Non vedo l’ora di iniziare, sono pronto per giocare. Fermerò Ronaldo». La Roma è imbattuta da sei stagioni al debutto in campionato e vuole mantenere la tradizione contro quel Mazzarri che conosce bene il «caratterino» di De Laurentiis. Si ricomincia.
Fonte: il tempo