(L. Monaco) – Un angolo dello stadio Olimpico è stato riservato agli ultrà. Ma agli ultrà sembra piacere poco. È curioso quello che succederà a Roma alle 20.30 di sabato, quando la Lazio inaugurerà contro il Napoli la nuova stagione del calcio romano. Ai piedi di ogni curva, l’Olimpico ostenterà due pedane: le chiamano “palchi lanciacori”, e il nome dice già tutto. Si tratta di spazi agibili per due ultrà e da cui persone scelte dai tifosi potranno arringare la curva eguidarne il tifo durante la partita. Normalmente lo facevano abbarbicati sulla balaustra, esponendosi a multe (e dalla seconda segnalazione al daspo) delle forze dell’ordine. Da domani sarà legittimo, anzi addirittura istituzionalizzato, poter trascorrere la partita in piedi dando le spalle al campo, per dirigere i cori degli ultrà.
Proprio per questo la novità non piace ai gruppi organizzati della città. I romanisti pensano di boicottarla, pur di non “consegnarsi” alla polizia. Più possibilisti i laziali. Le pedane sono alte 1,05 metri da terra, più basse delle vetrate su cui erano abituati ad arrampicarsi. Attitudine costata solo nell’ultimo anno 6mila euro di multa ai romanisti e 14 daspo complessivi, 10 solo agli ultrà laziali. La promessa – o forse sarebbe meglio dire il patto tacito – è che se i gruppi rispetteranno le consegne, le multe per il cambio di posto in curva potranno lentamente evaporare. Nonostante le evidenti criticità, il programma “palchi” è seguito con interesse in tutta Italia. Il progetto pilota dell’Olimpico potrebbe presto essere esteso ad altre città italiane. In Francia e Germania sono legali le “standing areas” per i tifosi, zone in cui si può seguire la partita in piedi. In Italia se ne iniziò a parlare nel 2017: l’Olimpico, poi, ha fatto un passo in più.
Fonte: la repubblica