Arrivando N’Zonzi, che ormai è a portata di mano (oggi la giornata decisiva: accordo in vista sulla base di 30 milioni più bonus), la Roma colmerà uno dei due buchi che hanno accompagnato gli ultimi giorni del suo mercato. L’altro è (ma da almeno un anno abbondante) l’esterno alto a destra di piede mancino, anche se Eusebio Di Francesco sembra essersi per l’ennesima volta rassegnato. Il ds Monchi aveva preso Malcom, poi gliel’hanno sfilato da sotto il naso e lui aveva assicurato che avrebbe ingaggiato uno di valore pari, se non addirittura superiore del brasiliano. Non dovesse arrivare nessuno, lo spagnolo dovrebbe dare risposte precise e convincenti. Ma l’ipotesi, ora, è remota perché i soldi che erano stati stanziati per Malcom verranno dirottati su N’Zonzi. Ecco perché nessuno pensa che la Roma resterà con le mani doppiamente in mano. La rosa è migliorata, ma il dubbio che non sia migliorata la squadra è legittimo. Con N’Zonzi, però, altri discorsi. La società, cioè il direttore sportivo, non ha mai perso occasione, nel post Malcom, di annunciare uno o due prossimi acquisti. Che, quindi, confermano che il gruppo attuale, rinnovatissimo, è ancora perfettibile. Affare N’Zonzi la conferma.
DIMENTICARE IL PASSATO – La Roma, che ha perso due titolari del calibro di Alisson e Nainggolan, non ha ancora un volto definito, e probabilmente lo avrà soltanto dopo venerdì. L’ossatura della nuova Roma, per ora, è ancora quella della vecchia Roma ma senza i due ceduti eccellenti. Pastore, Kluivert e Cristante (e ovviamente N’Zonzi, appena verrà ufficializzato) sono i neo acquisti più vicini ad un maglia da titolare, oltre ad Olsen che partirà dal primo minuto a Torino. La Roma deve scrollarsi di dosso la patina dorata della semifinale di Champions, ricordare i tanti (troppi) errori commessi in campionato e farne tesoro. Solo così potrà migliorare, N’Zonzsì o N’Zonzno.
Fonte: il messaggero