«Baldini? Non speravo che rassegnasse le dimissioni, anzi, spero che nessun altro si arrabbi. Non volevo levarmi sassolini dalle scarpe, è un libro per parlare di ciò che ho fatto in questi 25 anni di Roma. Io ho detto solo la verità, non ho voglia di litigare con nessuno». Così Totti ieri sera, a margine della bellissima presentazione del suo libro, ha commentato la vicenda delle dimissioni di quello che si può ormai considerare a tutti gli effetti l’ex consulente della Roma. [..] Sulla questione specifica delle dimissioni, sia il presidente Pallotta sia il direttore generale Baldissoni hanno a caldo dissimulato la loro amarezza per poi, a freddo, provare a far tornare Baldini sui propri passi. Ma lui pare non avere alcuna intenzione di ripensarci tanto che ieri ha a lungo ignorato le diverse sollecitazioni che gli sono arrivate da Roma e si è goduto la sua giornata di vigile riposo. Mercoledì sera si è permesso anche il lusso di non vedere la partita della Roma contro il Frosinone per accettare un invito a cena di Fabio Capello, di passaggio a Londra per un convegno sul calcio. Tra le tante telefonate di solidarietà o di semplice curiosità ricevute va segnalata anche quella di Spalletti, un altro considerato ormai storicamente un nemico dell’ex capitano. I due si sono “consolati” a vicenda… Alla serata di ieri al Colosseo Baldini è stato un po’ il convitato di pietra. L’argomento sul palco non è stato ovviamente toccato, se non in una battuta del dg Baldissoni: «Quando ero un semplice tifoso della Roma andavo a vedere le partite e mi capitava di fermarmi a pensare a quando avresti smesso, mai pensando che saresti arrivato fino a quarant’anni. E lo dico soprattutto per sdrammatizzare il casino che mi ha fatto scoppiare ieri…». Totti, accanto, ha sorriso. Bisognerà vedere ora come cambierà la posizione di Baldini rispetto alle esigenze della società giallorossa. Formalmente l’ex direttore generale si era riavvicinato al club solo nel 2016, tre anni dopo le sue dimissioni del 2013, ma solo in qualità di consulente personale del presidente Pallotta, con un contratto sottoscritto con la società americana Coliseum.
Fonte: Il Romanista