Monchi comincia a parlare appena al Bernabeu finiscono i cori dei tifosi della Roma contro il presidente Pallotta. Il direttore sportivo è come se si sentisse tirato in causa per la la sconfitta contro il Real Madrid, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, e per l’andamento della squadra nelle prime cinque partite della stagione: “C’è un calo mentale che non ci lascia essere noi stessi. Diamo fiducia alla squadra, ci vuole una vittoria, ma bisogna cambiare qualcosa. Prendiamo quello che abbiamo fatto di buono contro un grandissimo club. Ripartiamo da questo che abbiamo fatto nella ripresa, i giocatori erano più cattivi e avevano fiducia. Forse la miglior Roma dello scorso anno avrebbe perso”.
È forse il momento più difficile per il dirigente spagnolo da quando si è trasferito nella Capitale: “Ho fatto il ds in Serie B, non ho fatto l’università o ho vinto un sorteggio. Io ho lavorato tanto per arrivare qui e non ho paura di niente. Quando le cose si fanno più difficili io sono più forte. Ho voglia di lavorare oggi più di ieri, sono convinto che troveremo la strada giusta. Se dobbiamo trovare o cercare un responsabile è qui davanti a voi. Io prendo tutto, ho le spalle grandi”.