Nel tardo pomeriggio un sorriso sarà tornato sui volti di quattro giallorossi (i due in nazionale c’è da supporre che siano stati avvisati). Parliamo di El Shaarawy, Perotti, Kluivert e Under, che hanno vissuto per motivi diversi un agosto sull’ottovolante, scrive Massimo Cecchini su “La Gazzetta dello Sport“. Il discorso di Di Francesco ai “resti” della squadra (13 erano impegnati con le nazionali) è stato chiaro: gioca chi è più in forma, il 4-3-3 tornerà modulo di riferimento e quindi gli esterni saranno sempre più utili.
Di sicuro contento per il ritorno al 4-3-3 (o 4-2-3-1) sarà El Shaarawy, che con questo inizio a singhiozzo non è riuscito a tornare nel giro della Nazionale. Se col Torino è partito titolare, con Atalanta e Milan è andato in panchina, perdendo inevitabilmente in visibilità agli occhi del c.t. Mancini, che non lo ha chiamato. Discorso diverso per Perotti, che nella scorsa stagione ha avuto un ruolo centrale. Non è un mistero che nell’ultimo mercato sarebbe potuto partire senza problemi, ma l’argentino ha deciso di restare e di giocare le sue carte per tornare protagonista. Per questo, alle prese con problemi alla caviglia, finora non è stato mai convocato, ma Perotti è convinto di riuscire ancora a fare la differenza.
Chi parzialmente si è messo già in vetrina è Kluivert. L’olandese non è mai partito dall’inizio, ma i suoi scampoli col Torino hanno impressionato per rapidità e personalità. Con l’Atalanta, però, non si è ripetuto e col Milan è rimasto solo in panchina. Capitolo Under: a brevissimo il turco sarà chiamato a ridiscutere il suo contratto che è tra i più bassi della rosa. Ora però il suo ingaggio lieviterà, ma per farlo nel modo migliore avrà bisogno di minuti, che peraltro a lui non dovrebbero mancare, visto che è l’unico esterno destro di ruolo.