Altro giro, altra partita e altro colpo di tacco vincente. E ancora una volta sotto la Nord. La Roma ci ha preso gusto: due volte Pastore, poi Lorenzo Pellegrini. Chissà se anche stavolta Jim Pallotta si dirà disgustato per lo spettacolo offerto dalla Roma, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero. Dipende, come sempre, da chi gli spiega la partita.
Pellegrini, il dominatore del derby. E non soltanto per quell’invenzione balistica con il risultato ancora fissato sulla parità: Lorenzo ha dominato il derby con la sua ritrovata classe unita ad una strepitosa presenza in campo. Da veterano, altro che ragazzino cresciuto nel vivaio di Trigoria. Il gol (e che gol!), l’assist per la testa di Fazio e prima ancora la conquista del calcio di punizione poi trasformato in oro da Kolarov. Una prova completa.
E pensare che non era stato neppure inserito nella lista dei titolari ma, si sa, il calcio è strano. E talvolta stranamente molto bello. Era impensabile che Lorenzo avesse dimenticato come si gioca a pallone, ma tutta un serie di piccoli fattori gli avevano rovinato l’inizio della stagione.