Com’era prevedibile, domenica sera i tifosi giallorossi potranno vedere Napoli-Roma solamente in tv: l’Osservatorio per la manifestazioni sportive ha infatti deciso ieri di chiudere il settore ospiti, limitando di fatto l’accesso al San Paolo ai soli tifosi del Napoli. La partita è giudicata a “livello 1 di rischio 4”, il più alto. Niente di strano, purtroppo, i rapporti tra le due tifoserie restano tesi e i gli scontri del 3 maggio 2014, segnati dai colpi di pistola che costarono la vita al tifoso del Napoli Ciro Esposito, sono un macigno difficile da rimuovere. (…) Fino a tre decenni fa tra sostenitori di Roma e Napoli c’era addirittura un solido gemellaggio, sul quale si addensano nubi nere nell’ottobre del 1987, quando, dopo un gol del Napoli, Salvatore Bagni corse sotto la curva occupata dagli ospiti facendo il gesto dell’ombrello. «Fu una sciocchezza, mi pentii subito. Ho chiesto scusa mille volte, ma non è servito» (…)
(…) Nel fatale 3 maggio 2014 non era in programma Roma-Napoli, ma la finale di Coppa Italia tra gli azzurri e la Fiorentina si giocava all’Olimpico e tanto bastò perché dalle parti di Tor di Quinto accadesse l’irreparabîle. La fase processuale del caso si è conclusa, dopo un lungo e complesso iter, un mese fa, quando la Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione nei confronti di Daniele De Santis, riconosciuto colpevole dell’uccisione di Ciro Esposito.
Fonte: corriere dello sport