IL TEMPO (F. MAGLIARO) – Collocare James Pallotta e il fondo Raptor in pole position per acquistare le quote di Eurnova della società Stadio della Roma(Stdv) – quella fondata apposta per il progetto e con sede a Milano – è un azzardo. E, da quanto trapela, il patron giallorosso si interessato all’affare ma non intende mettersi a fare aste con altri soggetti, italiani o stranieri che siano, per un acquisto che, al momento, è prematuro. Insomma, quello che sembra essere partito negli ultimi giorni appare più un gioco delle parti di un affare del valore di 800 milioni di euro. Una danza, potremmo definirla, in cui ciascun ballerino si schernisce, si nasconde e bluffa come se fossimo a un tavolo di una partita a poker. Nessuno vuole fare il primo passo, soprattutto non intende (intenderebbe) farlo Pallotta, il cui interesse dovrebbe essere quello di ultimo giocatore nella mano. Insomma, nei summit dei vertici della società giallorossa a Boston– che proseguono in questi giorni, con Pallotta, Monchi, Guido Fienga e Francesco Calvo che ieri notte hanno assistito al Garden alla partita inaugurale della NBA fra Celtics e Philadelphia 76ers – sarebbe emersa
la volontà di vedere come evolve la situazione. Anche perché la proprietà dei terreni di Tor di Valle diverrà di Eurnova al pagamento del saldo con la Sais di Papalia, il precedente proprietario. Saldo che, da contratto, sarà versato dopo la conclusione dell’iter amministrativo. Quindi, a oggi, gli interessamenti di gruppi imprenditoriali vanno letti solamente come un avvicinamento preliminare che, per Pallotta, non dovrà trasformarsi in un’asta, indipendentemente dal gradimento di Eurnova per la soluzione «casalinga» di cessione al patron giallorosso. Nel frattempo, le anticipazioni de Il Tempo sul contratto fra il Campidoglio e il Politecnico di Torino, con un check sulla mobilità più simile a un bollino blu per giunta quasi segretato che a una reale verifica scientifica, animano il dibattito politico. Il presidente della Commissione Trasparenza, Marco Palumbo(Pd) annuncia la presentazione di un accesso agli atti sia per la due diligence interna che per il rapporto col Politecnico. Mentre l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, a RadioRadio, chiarisce: «l’inchiesta non ha riguardato le procedure, quindi era nostro dovere andare avanti» con variante e convenzione urbanistica, «appena sarà il momento giusto andremo in aula»