Un centrocampista e un difensore centrale. È il piano per il prossimo mercato della Roma, che balla tra le prossime sessioni di gennaio e giugno. Chiaramente parliamo di priorità assolute, intorno alle quali poi potranno girare tutte le altre operazioni di mercato. (…) Il nome su cui lavora da tempo la Roma è quello di Hector Herrera, il messicano capitano del Porto che è oramai ai ferri corti con il suo club. Il suo contratto scade a giugno prossimo, la Roma ha la necessità di arrivarci prima (a gennaio) per tagliare fuori la concorrenza (Inter e Tottenham su tutti) da un’eventuale parametro zero. Monchista lavorando su questo, bisogna capire se vale la pena investire in anticipo tra i 10 e i 15 milioni su un giocatore che a giugno si può prendere senza tirar fuori un euro. Quella però è la cifra base, considerando che la scorsa estate il Porto ha rifiutato un’offerta di 25 milioni di euro del Lione. «Ne volevano 40, quelli della clausola rescissoria – ha detto due giorni fa Gabiel Moraes, l’agente del giocatore – Hector è un professionista, ha chiesto un rinnovo importante perché questo sarà il contratto della vita». E proprio sulle cifre del rinnovo si è creato il caos delle ultime 24 ore, con il presidente del Porto Pinto da Costa che ha parlato di sei milioni, ma senza specificare che erano lordi. In buona sostanza Herrera ne chiede 3,5 all’anno, che con i bonus possono diventare 4. Quei soldi la Roma glieli può garantire, anche se Monchi (a cui il giocatore piace) ha sempre pensato che non fosse «perfetto» per il 4/3/3. (…) Poi c’è il problema che Juan Jesus e Marcano non stanno offrendo le giuste garanzie, così Di Francesco si trova al centro solo con Manolas e Fazio ad essere davvero affidabili. Gli occhi della Roma sono da tempo su de Ligt, che è molto di più di un’alternativa a Fazio e Manolas ma che costa già tanto, 50 milioni. (…)
Fonte: Gazzetta dello Sport