(E. Menghi) – Da quando ha trovato l’incastro giusto, Lorenzo Pellegrini sembra un altro. O meglio, sembra rinato. Il ruolo da trequartista che Di Francesco aveva cucito su Pastore l’ha ereditato, un infortunio dopo l’altro dell’argentino, l’ex Sassuolo diventato un titolarissimo. Ecco perché c’era un po’ di apprensione per lui dopo la botta presa con il Cska Mosca, in vista della delicata trasferta di Napoli, ma l’allarme è presto rientrato e ieri l’azzurro ha ripreso ad allenarsi con i compagni nel gruppetto dal minutaggio più alto che si è concentrato sulla fase atletica, mentre una fetta di squadra guidata da Schick (recuperato, e autore di una doppietta) giocava una partitella con la Primavera.
Pellegrini al San Paolo ci sarà, anche perché Pastore non ce la farà nemmeno stavolta a strappare la convocazione, ma si tiene comunque caldo Cristante, alternativa che non ha però ancora convinto in campo. La coppia De Rossi-Nzonzi va verso la conferma, dietro si rivedrà Kolarov a sinistra, con Florenzi a destra e in mezzo ancora Manolas e Fazio. Davanti il tridente non cambia, con Dzeko ci saranno Under ed El Shaarawy. Kluivert potrebbe recuperare per la panchina, in dubbio Coric, restano out Perotti e Karsdorp. Oggi alle 15 a Trigoria si terrà l’assemblea degli azionisti, chiamati ad approvare il bilancio in perdita di 25,5 milioni di euro