(E. Lupino) – «Un uomo partito per l’Italia ha aggredito il signor Cox». Era il giorno della sentenza alla Preston Crown Court di Liverpool, ma alla fine è fumata nera: i giudici dopo oltre tre ore di camera di consiglio rinviano la decisione a oggi. Alla sbarra per disordini e lesioni gravissime è Filippo Lombardi, 21enne in custodia presso le autorità inglesi dal 24 aprile scorso per la vicenda dell’aggressione nella quale il 53enne tifoso irlandese è rimasto paralizzato. Ma il giudice, intorno alle ore 12 di ieri, avrebbe concentrato la sua attenzione su un altro tifoso. «Un altro uomo che ha viaggiato dall’Italia, denominato N40, è la persona che ha colpito il signor Cox. Non vi è alcuna prova – spiega il magistrato – che lui e Lombardi siano associati o abbiano qualche legame». Con queste parole la corte sospende il giudizio sulla vicenda: la riserva sarà sciolta oggi, aprendo un nuovo scenario giudiziario. Secondo fonti d’Oltremanica l’uomo sul quale gli inquirenti hanno focalizzato la loro attenzione sarebbe oggetto di un mandato d’arresto europeo frutto della collaborazione fra gli organi di polizia capitolini e di quelli sulle rive del Mersey. S.M., queste sarebbero le sue iniziali, sarebbe stato sottoposto a un provvedimento di Daspo della durata di cinque anni con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nel corso degli incontri che la Roma dovrà disputare in questo arco di tempo. Con questo provvedimento salgono a un totale di 14 gli allontanamenti dalle manifestazioni sportive disposti dal questore Guido Marino in seguito al doppio scontro in semifinale della scorsa edizione della Champions .
Proprio su quanto accaduto di fronte all’Albert Pub di Anfield Road torna il giudice. «Il calcio è sempre stato de-scritto come un bel gioco, ma gli eventi terribili accaduti fuori Anfield, dove Sean Cox è stato aggredito, hanno rovinato la reputazione di questo gioco» afferma la toga britannica. Ma il processo va avanti e «bisogna lasciare le proprie simpatie ed antipatie da una parte e bisogna prendere in considerazione le prove in maniera obiettiva»: la mano di Lombardi non sembrerebbe quella che ha spinto il tifoso del Liverpool, come spiegato dal giudice Neville Biddle. La vicenda delicata dell’assalto a Cox e degli scontri avvenuti dopo il 5-2 del Liverpool sulla Roma ha già avuto un primo verdetto due mesi fa. Lo scorso 24 agosto, a quattro mesi esatti dalla tragedia, il Tribunale di Liverpool ha infatti condannato il 29enne Daniele Sciusco a due anni e sei mesi di reclusione nonostante le immagini catturate dalle telecamere dimostrassero come non avesse preso parte all’aggressione nei confronti di Sean Cox. Sciusco fu condannato con l’accusa di disordini (il «violent disorder» istituito dalla Thatcher e punibile con la reclusione fino a 5 anni). Le condizioni del tifoso, padre di tre figli e originario di Dunboyne, sono sì migliorate da aprile, dopo il coma indotto dai medici, ma lontane da quelle prima del fattacCio. «Sean non può ancora parlare – ha riferito il fratello Martin – solo sussurrare».
Fonte: il tempo