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Totti: “In campo ero come Ulisse, d’ora in poi leggerò di più”

Francesco Totti, ex capitano e attuale dirigente della Roma, ha rilasciato un’intervista pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano per parlare del suo libro ‘Un Capitano‘. Queste le sue parole:

Che libro stai leggendo?
Da quel giorno è fisso sul comodino. Mi piace saltare qua e là per aiutarmi a ricordare una persona, una partita, una situazione. E’ dolcissimo. Non sono mai stato un grande lettore, fin qui non è stato il mio passatempo preferito. Però il libro sulla mia vita segna un nuovo inizio, d’ora in poi leggerò di più. Ho appena iniziato una specie di seconda vita, ci sta che la riempia di cose differenti dalla prima.

Il primo libro che hai letto? 
Il piccolo principe, questo me lo ricordo bene.

Tua madre ti regalava libri da bambino? 
Non mi sembra, almeno non ne ho memoria. Se la cavava con Topolino, e a me andava benissimo.

Il libro che più hai amato nella vita? 
Non posso dire di aver amato un libro in particolare, perché onestamente ne ho letti pochi. Però Va’ dove ti porta il cuore che ebbe grande successo quando avevo vent’anni e confesso di averlo comprato per questo, mi commosse molto.

La lettura più importante del periodo scolastico?
Leggevamo solo antologie, non libri interi. Premesso questo, i passi dai Promessi Sposi avevano un senso più profondo degli altri. Capivo perché me li facevano leggere.

Se non fossi Totti, c’è un personaggio della letteratura che ti piacerebbe essere? 
Ulisse trovava sempre il modo di cavarsela con qualche pensata originale. In campo ero come lui.

Ci sono libri in casa tua? 
Ilary legge molto, soprattutto la sera a letto prima di addormentarsi.

Hai regalato un libro per sedurre?
No. Prima di sposarmi, quando ero libero, generalmente me la cavavo senza.

Compri libri ai tuoi figli? 
Certo, tutti gli Harry Potter e altri libri per ragazzi. Chanel legge moltissimo, le piace da matti. Christian da piccolo amava sentire le mie storie da calciatore.

A cosa serve un libro? 
Ad aprire la mente, ad allargare il vocabolario e a farsi venire qualche curiosità.

Fonte: la stampa

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