Jim Carrey in un film record d’incassi del 2003 riceveva da Dio il dono di poter prendere il suo posto per Una settimana da Dio. Fiction, esilarante. È reale, invece, il piccolo miracolo compiuto da Di Francesco in questa settimana: dalla soglia dell’esonero al record della vittoria più larga in Champions, passando per un netto 3-1 alla Lazio. Ecco la settimana da Dio di Difra.
25 settembre, martedì: è il day after dei confronti con la squadra. Duri, ad alta voce ma rispettosi. Di Francesco ha voluto parlare coi senatori del gruppo alla presenza di Monchi. I saggi hanno ribadito piena fiducia nel tecnico avanzando però qualche perplessità. “Il ritiro ci aiuta a capire le cose che non vanno. Una cosa è chiara: io ho bisogno dei calciatori, loro hanno bisogno di me”, le parole di Eusebio in quella che poteva essere la sua ultima conferenza a Trigoria.
26 settembre, mercoledì: la Roma arriva da un mese terribile, e all’Olimpico anche il piccolo Frosinone mette paura. Gli effetti del ritiro si vedono subito: Di Fra ascolta la squadra e schiera il 4-2-3-1 con Pastore trequartista. Il piglio è decisamente diverso col nuovo modulo: 4-0. Di Francesco apprezza e decide di interrompere il ritiro.
28 settembre, venerdì: «Questo è un derby da vincere, non per me. Ma per la Roma». Non poteva usare parole migliori Di Francesco che si presenta in conferenza col piglio giusto: niente polemiche e tanta carica in vista della gara della vita. Il mister ha in ballo una sorpresa che sarà svelata prima del tempo: Florenzi di nuovo in attacco con Santon terzino, per dare maggiore equilibrio. Mossa azzeccata.
29 settembre, sabato: tra le 15 e le 17 la Roma risorge. I giallorossi stravincono il derby e trovano un grande Lorenzo Pellegrini entrato per l’infortunato Pastore: segna di tacco (alla Pastore…), ottiene la punizione dalla quale nasce il gol di Kolarov e fa l’assist per la testa di Fazio. Da trequartista.
30 settembre, domenica: un po’ di relax relativo, visto che ci sono ancora Viktoria Plzen ed Empoli. Dopo la vittoria nel derby tuttavia sembra essere tornato il sereno su Trigoria. Un derby può cambiare la vita e può far passare in secondo piano pure gli infortuni di Pastore e De Rossi.
1° ottobre, lunedì: si avvicina la musichetta della Champions e Di Francesco sa che per uscire dalla crisi serve una vittoria europea. In conferenza coccola Dzeko, fa pretattica e lancia Kluivert. Ora tutto sembra facile, ora Eusebio ha davvero due squadre in grado di intercambiarsi.
2 ottobre, martedi: Dzeko rompe il digiuno con una tripletta, la prima in Champions. È la risposta che mancava a Di Francesco: con il risveglio del bomber la rinascita è completa. Non solo Dzeko però. In fila per raccogliere il biglietto del riscatto ci sono pure Nzonzi, Cristante e Kluivert. Operazione riuscita. Il prossimo miracolo lo aspetta Schick.