(E. Menghi) – Appena la Roma ingrana, nemmeno a farlo di proposito, il richiamo delle nazionali la costringe a fermarsi, fare la conta dei reduci e ricominciare da capo, troppe volte lasciando punti importanti per strada. Dopo la sosta i giallorossi faticano a vincere, lo dicono i numeri: pareggio a settembre con il Chievo, ultimo in classifica a quota 0 (partiva da -3), sconfitta ad ottobre con la Spal, che di tanto in tanto regala imprese e all’Olimpico l’ha fatta grossa battendo per 2-0 Dzeko e compagni. L’anno scorso non è andata meglio, lo score con Di Francesco è negativo per quanto riguarda le gare disputate al termine delle due canoniche settimane di pausa, l’eccezione è stata il suo primo derby da tecnico romanista, giocato in seguito al playoff che sancì la clamorosa esclusione dell’Italia dal Mondiale sessanta anni dopo l’ultima volta: Perotti-Nainggolan e rigore indolore di Immobile, 2-1 per la Roma. Era la sosta di novembre, chissà che non gli porti fortuna di nuovo.
La prima parentesi per le nazionali fu strana per la sua squadra, che rimase a guardare gli altri giocare per colpa dell’allerta meteo a Genova: sfida con la Sampdoria rinviata e recuperate alla fine di gennaio, 1-1. Quando il campionato si è fermato per la seconda volta i giallorossi sono scivolati in casa col Napoli, mentre a marzo col Bologna non sono andati oltre il pari. E se vogliamo contare anche l’avvio del 2018 dopo le vacanze la situazione non migliora, a Milano con l’Inter il 21 gennaio finì 1-1. A questa Roma, insomma, non fa bene fermarsi e ricominciare, anche se Di Francesco dopo il 4-1 alla Sampdoria assicurava che la sosta “va benissimo e ci permette di recuperare forze fresche”, salvo poi ritrovarsi con la lista dell’infermeria più lunga di prima per via dei rientri anticipati di Manolas e Pellegrini dalle rispettive nazionali. Storicamente, però, il club di Trigoria ha raccolto più vittorie che sconfitte in queste circostanze: in 35 partite disputate nelle ultime dieci stagioni dopo la pause sono stati raccolti 64 punti, frutto di 20 successi (ben 8 arrivati nell’era Garcia) e 4 pareggi, mentre sono 11 i ko.
A Udine sabato alle 15 si riparte e Di Francesco spera di invertire il trend che caratterizza la sua Roma, perché sarebbe un segnale di continuità importante, perché vorrebbe dire che il poker rifilato alla Sampdoria ha ridato la scossa giusta alla squadra e perché tra una settimana c’è il Real Madrid e non esiste modo migliore di una vittoria per arrivarci. Poi sarà tutta una tirata fino alle vacanze invernali, che scatteranno dopo la trasferta a Parma il 29 dicembre: una settimana di relax per i giocatori, appuntamento verso la Befana e si ripartirà dalla Coppa Italia la domenica, mentre per il campionato si dovrà aspettare altri 7 giorni e l’Olimpico accoglierà il Torino. A cavallo tra il 2018 e il 2019 il super sponsor Qatar Airways avrebbe voluto far volare la Roma a Doha per un’amichevole (in ballo c’era un quadrangolare con Bayern Monaco, Al Sadd e Boca Juniors), ma non sarà quello il momento giusto per adempiere al doveri contrattuali: se ne riparlerà a fine stagione, o magari l’anno prossimo.
Fonte: il tempo