I provvedimenti, per essere efficaci, devono essere condivisi. E per essere condivisi devono essere chiari. Così non è facile far capire a chi si interessa poco al calcio, ma molto a quello che gli succede intorno, perché il bandierone dei tifosi della Spal con il volto di Federico Aldrovandi non possa entrare allo stadio Olimpico e perché, invece, i vigliacchi che hanno mandato all’ospedale Riccardo Bernardini, l’arbitro ventiquattrenne di Virtus Olympia-Atletico Torrenova 1986, non siano stati arrestati in fretta. (…) I costi della sicurezza per lo sport – tanto più per il calcio – sono un tema politico di grande attualità. Ha senso che i club professionistici contribuiscano il più possibile alle spese per l’ordine pubblico, ma questo non può essere chiesto ai club dilettantistici. In mancanza di uomini e di fondi da destinare ai campetti di periferia resta una sola strada: fare formazione tra i dirigenti delle società (…) Chi ha colpito l’arbitro è la triste copia di chi ha mandato in coma Sean Cox prima di Liverpool-Roma. Per questo è fondamentale che venga consegnato alla giustizia. E per questo la Roma ha deciso, giustamente, di combattere la battaglia insieme al tifoso dei Reds.
Fonte: Corsera