Se conta solo il risultato —che nello sport è comunque fondamentale—la Roma ha compiuto la missione: basterà un punto tra Real Madrid in casa (ci si gioca il 1 °posto nel girone) e Viktoria Plzen in trasferta per passare agli ottavi di finale. E se il Cska non batterà il Real nell’ultima al Bernabeu non servirà nemmeno quello. Se invece conta anche quello che sta sotto il risultato, allora il lavoro che attende Eusebio Di Francesco è ancora lungo. In vantaggio di un gol e di un uomo(espulso Magnusson su iniziativa di un ottimo Justin Kluivert), il tecnico abruzzese è stato costretto negli ultimi minuti a un cambio che non pensava di dover fare: fuori Florenzi, che ha giocato esterno alto nel tridente dietro a Dzeko, e dentro Juan Jesus per chiudere con un 5-4-1 contro un avversario in dieci (…) Il gol di Pellegrini, oltre che decisivo per la gara, è stato l’ennesimo spot per l’introduzione della Var in Champions. La posizione del trequartista era infatti irregolare: non sul tiro sbagliato da Cristante,che si è trasformato in assist, ma sul successivo tocco di Dzeko, sfuggito a tutti e soprattutto all’assistente di Cakir. Episodio assai difficile da vedere dal vivo, ma semplice per la tecnologia. La Roma, con l’uomo in più, probabilmente avrebbe vinto lo stesso, ma come è giusto protestare per i torti (vedi il rigore di Firenze) così lo è riconoscere gli errori a favore. Prima della sosta, domenica pomeriggio, ci sarà l’importante partita contro la Samp. Il campionato non si può certo snobbare, ma qualche cambio in formazione sarà necessario: Dzeko, ad esempio, è stanco, nervoso e impreciso. I giovani a volte sbagliano, ma hanno anche tanto entusiasmo. (…)
Fonte: corriere della sera