In questa Nazionale di Roberto Mancini non ci sono bocciati, non ci sono esclusioni per sempre, «e chi fa bene sarà chiamato sicuramente». C’è una nuova filosofia di gioco, quella sì con il 4-3-3: il resto, copione definitivo e interpreti, sono ancora da scrivere. […] «La strada da seguire è quella e su quella vogliamo continuare a camminare. […] Anzitutto: cercare di fare gol prima, senza essere costretti a soffrire fino alla fine. E, poi, evitare certi errori: ad esempio palle perse e contropiede regalati all’avversaria, come in Polonia intorno al 70’».
[…] «C’è ancora molto tempo prima dell’Europeo e tutti possono essere chiamati in qualunque momento: chi è già venuto, e chi non ancora», le sue parole. […] Non El Shaarawy: «Lo conosciamo da anni: mi premeva vedere giocatori che invece non conosco ancora bene».
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Fonte: gazzetta dello sport