Domani sera, però, allo Yeni Stadium di Eskisehir Robin Olsen e Cengiz Underdimenticheranno per una volta di essere amici e compagni di squadra e proveranno a farsi del male a vicenda. Calcisticamente parlando, niente di più. In ballo, però, c’è l’onore e anche una retrocessione da evitare. Turchia e Svezia, infatti, sono a forte rischio nel gruppo 2 della Nations League, con la possibilità che chi esca sconfitto da questa sfida possa essere retrocesso nella Lega C. (…). Ecco perché la sfida è particolare ed ecco perché i due si sono un po’ già stuzzicati. Con il sorriso ovviamente. «Under? È un grande giocatore, lo terremo d’occhio. Ovviamente la speranza è quella di riuscire a fermarlo», ha detto Robin Olsen prima della partenza per la Turchia, alla premiazione degli Oscar del calcio svedese, dove ha vinto il premio come miglior giocatore. «(…). Sono molto contento di come stanno andando le cose a Roma. Lotto ogni giorno per migliorarmi. Credo di essere già cresciuto parecchio quest’anno, ma c’è ancora tempo per fare meglio.(…)». Under i suoi primi calci veri li ha dati all’Altinordu, squadra turca di Smirne, luogo denso di storia e interesse. Con una statua particolare, all’uscita della stazione: un uomo che calcia un pallone con la scritta «Buona persona, buon cittadino, buon calciatore». Under lì è cresciuto calcisticamente e lì ha provato a diventare tutto questo. Se sia una buona persona o un buon cittadino, questo poi lo sa solo lui. Che nel frattempo però sia anche diventato un buon calciatore questo è certo e lo dimostra il campo. Quello di Trigoria prima di tutto, dove da quando ha imparato un po’ d’italiano si è integrato meglio (…). E pazienza se Cengiz, in turco, ha anche un significato importante come «imbattibile». Anche quello Under vuole dimostrarlo sul campo. A partire anche da domani sera, quando proverà a «salvare» la sua Turchia ed a mettersi ancora più in mostra. Gli occhi di Olsen sono lì, su di lui. Ma non solo i suoi. Anche quelli di molti osservatori internazionali, dal Bayern al Tottenham… Intanto ieri Kostas Manolas ha lasciato il campo dopo soli 27 minuti di gioco di Grecia-Finlandia per una forte distorsione alla caviglia.
Fonte: Gasport