Due gol e cinque assist, ma anche tanto altro ancora sparso qua e là. Già, perché quello che riempie le ultime otto partite di Lorenzo Pellegrini (da quel derby che gli ha cambiato un po’ tutta la sua vita calcistica) è anche tutto il resto: corsa, intensità, energia e idee. Una miscela perfetta che ha riconsegnato nelle mani della Roma un centrocampista tanto moderno quanto luccicante, capace nelle ultime tre partite di Champions – appunto – di servire tre assist decisivi, uno dietro l’altro. (…). «Il gol al derby lo sognavo, ma l’ho già detto: non ero scarso prima e non sono un fenomeno adesso», ha detto il trequartista giallorosso nella pancia della Luzhniki Arena, al termine di Cska-Roma. Che poi ha aggiunto: «Non era una questione di responsabilità, quelle mi piace anche averle. Probabilmente avevo bisogno di qualcosa per sbloccarmi. Forse è anche una questione di modulo, schierati così ci muoviamo meglio». (…). Ma, soprattutto, Di Francesco ha trovato un Pellegrini tutto nuovo, molto comodo nella posizione di trequartista, subito alle spalle di Edin Dzeko. Lì giocherà anche domenica, anche se probabilmente si troverà a fraseggiare non con il bosniaco ma con Patrik Schick. (…). Intanto oggi arriveranno le convocazioni della nazionale per il doppio impegno con Portogallo (Nations League, il 17 novembre) e Stati Uniti (amichevole, il 20) e Pellegrini sarà uno degli uomini sui quali Roberto Mancini conterà di più. (…).
Fonte: Gasport