(F. Balzani) – E’ passato un anno e mezzo, sembra una vita. Ma Francesco Totti è ancora l’imperatore dell’Olimpico. A dimostrarlo, ieri, l’affetto che lo ha travolto a 18 mesi dall’ultima volta che è sceso sul prato dell’Olimpico facendo piangere il mondo del calcio. Era il 28 maggio 2017, giorno del suo addio. Ieri, 27 novembre, invece lo storico capitano è entrato nella Hall of Fame accompagnato da un’altra leggenda della storia romanista: Falcao. E’ stato il Divino insieme a Bruno Conti a consegnare a Totti la maglia prestigiosa, insieme a loro Raul, Roberto Carlos e Butragueno. Ma anche altri campioni come De Sisti, Rocca, Candela, Tommasi, Pruzzo, Giannini, Santarini, Losi e Nela. Tutti lo hanno abbracciato, tutti lo hanno in qualche modo vissuto. L’abbraccio tra Totti e Falcao ha fatto sciogliere più di un cuore in un Olimpico quasi pieno. Anche Francesco si è commosso insieme alla sua gente. La serata di gala è iniziata con la proiezione sui maxi schermi di ricordi che rendono meno amaro il presente. Poi ecco alcune delle tante perle di Totti: la doppietta al derby, il pallonetto a Buffon, il gol di Genova o il giorno dello scudetto. Poi l’ex numero dieci – che ha ricevuto in regalo una maglia del Real autografata da tutta la squadra – è andato sotto la Sud e ha preso il microfono: «Davanti a questo pubblico è emozionante. Perciò ogni giorno è hall of fame. La cosa più bella è rimanere uniti come siamo sempre stati. Sono tutti fratelli e sorelle per me, li amo veramente. Loro sono la mia Hall of Fame». Ad omaggiarlo lo striscione: Un capitano è per sempre. Se l’è goduta il più possibile Totti, prima di tornare in lacrime negli spogliatoi sulle note di My Way mentre la curva riservava cori poco carini a Pallotta. Ad entrare nella Hall pure Volk, Taccola e De Micheli.
Fonte: Leggo