(E. Menghi) – La sfortuna fa la sua ultima “vittima” a mercato aperto Rischia di cambiare i piani di Monchi. In una stagione da 48 infortuni è Juan Jesus il malcapitato di turno, costretto a lasciare il campo in barella e lo stadio Olimpico in stampelle, con la speranza che il ginocchio destro non gli abbia fatto uno scherzo troppo grande. Il brasiliano era partito titolare, complice l’assenza di Manolas, ma dopo soli 5 minuti si è accasciato a terra, ha richiamato l’attenzione dei medici e con il braccio ha mimato quello che gli era successo al ginocchio. Un “crack” da brividi, apparentemente, e un cambio obbligato per Di Francesco: dentro Marcano, Jesus fuori a farsi fasciare la articolazione, su cui è stato applicato subito il ghiaccio. La prima impressione dei dottori non è stata però negativa, i legamenti non sarebbero stati interessati da questo contraccolpo avvertito dal difensore mentre correva e la diagnosi ufficiale dopo un ulteriore controllo è stata “iperestensione”. Il che lascia aperte tutte le possibilità, perché potrebbe – come no – nascondere una lesione.
Solo gli esami strumentali che il giocatore svolgerà questa mattina chiariranno la situazione, ma già la mancata corsa notturna a Villa Stuart puó essere un segnale positivo a cui aggrapparsi. La Roma attende risposte certe e prima di sbilanciarsi, da Jesus puó dipendere il mercato di gennaio. Monchi, prima della partita, ha lasciato poco spazio alle illusioni: “Stiamo cercando – ha detto alla Rai – qualche giocatore per alzare il livello, se non lo troviamo rimaniamo così. Abbiamo dei limiti per fare le trattative e abbiamo fatto grandi investimenti in estate. Non dobbiamo pensare che la soluzione sia fuori dalla squadra ma dentro di essa”.
Le risorse sono poche lui vorrebbe usarle per un centrocampista, vista la lungodegenza di De Rossi(ci prova per l’Atalanta) e il recente ko di Nzonzi (in bilico tra il Torino e Bergamo), ma le carte sul tavolo potrebbero cambiare in base all’esito degli esami di Juan Jesus. In caso di stop intorno al mese non ci saranno rivoluzioni, Kolarov potrebbe anche essere adattato nel ruolo part-time, perché il ds il difensore lo sta cercando per giugno e tra i nomi vagliati ci sono Mancini e Kabak, ma potrebbe dover accelerare e magari accontentarsi di un centrale a buon mercato. Non va sottovalutato nemmeno il forfait di Perotti, che non è riuscito a sfoggiare la fascia di capitano promessa per colpa di una ricaduta muscolare al solito polpaccio sinistro avvertita nel riscaldamento: “Sicuramente non ci sarà col Torino”, avvisa Di Francesco, che recupererà invece El Shaarawy, Florenzi (dal 1’ minuto) e Manolas.
Fonte: il tempo